Il ritiro a Morgex e la
partitella amichevole a Gubbio hanno aperto ufficiosamente la nostra stagione, e il nostro
motto, che si è subito trasformato in striscione mostrato al Parma A. C., è stato
voi in campo, noi in curva lottiamo insieme consapevoli di sostenere una
squadra giovane ma con tanta voglia di fare e giunti a questo punto,
all'ultima partita del campionato 2003/04, possiamo permetterci di stimare un resoconto di
quest'annata che, nel bene e nel male, ci ha regalato tante emozioni e che ha permesso al
Gruppo e alla Curva Nord di fare un passo avanti rispetto agli anni scorsi.
Il nostro campionato del tifo è iniziato a Bologna, ma ci ha visto partire con un quarto
d'ora di ritardo, al sedicesimo del primo tempo, dopo il coro Lega italiana figli di
puttana, che ha ufficialmente aperto i battenti. Coro e quarto d'ora di silenzio per
contestare il calcio moderno, questo calcio che ci fa sempre più sky..fo e talmente
malato da far riunire buona parte dei gruppi Ultras italiani con lo scopo di combatterlo
attraverso iniziative comuni, quali striscioni o manifestazioni. A Bologna per la prima
volta è stato esposto il nuovo striscione * B O Y S * da trasferta, che avevamo fatto
rifare dopo che ci era bruciato il campionato precedente nella trasferta di Reggio
Calabria. Un inizio campionato, quello del tifo, con numerosi alti e bassi, ma sempre con
un Parma Calcio in costante crescita, del quale il Gruppo aveva la massima fiducia, pur
essendo la nostra rosa molto esile, ma allenata da un grande allenatore, ma soprattutto
grande uomo, Cesare Prandelli. Una Curva che inizialmente alternava momenti di entusiasmo,
come con l'Empoli in trasferta dove avevamo fatto un buon tifo e una bella cartata, con
momenti in cui sembrava totalmente indifferente, vedi la partita in trasferta all'Olimpico
con la Roma e quella casalinga contro i rossoneri, troppo spesso influenzata fortemente
dal risultato in campo. Poi, circa a inizio dicembre, siamo stati colpiti dal crak
Parmalat
momento che ha segnato, per noi, l'inizio di una nuova era, di una nuova
mentalità
una situazione traumatica che ci ha avvicinato molto alla squadra e che
ha rafforzato quel rapporto di reciproco rispetto che si era già instaurato. Certo, in
questa situazione alcuni giocatori se ne sono andati lavandosene le mani, ma la grande
maggioranza ha deciso di rimanere per portare avanti quel Progetto Parma di
cui tanto si era parlato, anche col rischio di non percepire gli stipendi coi termini
giusti, dimostrando quell'umiltà e quella voglia di andare avanti che in questi tempi è
difficile trovare e su cui la società tanto ha lavorato per insegnarla. E' proprio qui
che è scattata quella scintilla che ci ha reso più orgogliosi e fieri di loro e che ha
fatto ritrovare quell'entusiasmo per i colori Gialloblu Crociati che da tempo ormai si era
smorzato. La Nord inizia ad entusiasmarsi ed entusiasmare più di quanto lo avesse fatto
in precedenza, riuscendo a coinvolgere anche distinti e tribuna, che fino a quel momento
parevano ibernate! Inizia a capire quanto valga la sua voce, le sue bandiere, il suo
entusiasmo per i ragazzi in campo e quanto loro abbiamo bisogno, soprattutto in quel
particolare momento, della loro Curva, che si responsabilizza e si sente sempre di più il
dodicesimo uomo in campo. Le partite di Lecce, sia in casa che in trasferta, o quella a
Verona col Chievo ne sono un chiaro esempio: certo, ad Ancona, se vi ricordate, non
eravamo stati brillanti, ma la serie positiva può continuare con le partite a Siena, a S.
Siro col Milan, per raggiungere l'apice, mai visto prima in tanti anni, domenica scorsa
contro l'Inter. Insomma questa escalation di tifo e squadra nonostante la famigerata
situazione strana hanno messo questo campionato in cornice e lo hanno reso uno
tra i più memorabili.
Il Gruppo si può dire che quest'anno ha raccolto i frutti di un duro lavoro che dura
ormai da anni, raggiungendo un picco di crescita sia dal punto di vista canoro che
organizzativo. Infatti lo denotano, per esempio, le numerose e impegnative coreografie che
si sono fatte quest'anno, lavoro di un gruppo di ragazzi che si impegnano e si sbattono
sette giorni su sette, che ci credono, che sono Ultras
Coreografie che hanno avuto
il sostegno e la collaborazione di tutta la Curva che sembra aver abbandonato le vecchie
lamentele, per sostituirle magari all'interessamento nelle cose fatte e di volerle fare al
meglio, con la massima collaborazione. Tra tutte ricordiamo: l'ultima con la Juve, che è
riuscita alla perfezione, quella per celebrare i vent'anni di amicizia con i fratelli
Empolesi, quella che ha accolto gli U.T.C. e la città di Genova a Parma, la fitta e
continua cartata di Verona, quella al Delle Alpi organizzata nel quarto d'ora tra primo e
secondo tempo, l'ultima domenica scorsa a Milano
Inoltre, a dimostrazione della
continua crescita da parte del Gruppo, la nascita di alcune canzoni nuove e
piuttosto impegnative, ma belle, sulle note di canzoni già famose: tra tutte la nostra
maledetta primavera, che ha avuto un gran successo e che soprattutto piace e
mette voglia di cantarla a tutti, perfino ai giocatori, che ci hanno richiesto il testo
per poterla cantare sotto la doccia;
non son modenese, non son
bolognese
, nata in occasione del derby contro i bisunti modenesi, per non
parla re del nuovo ..quando il Parma scende in campo.. e non scordandoci la
canzone nuova contro Malesani!
Il nostro è stato anche un impegno dal punto di vista delle iniziative: raramente ci
siamo presentati negli stadi italiani a mani vuote, più o meno abbiamo sempre cercato di
esprimere le nostre idee, soprattutto contro il calcio moderno: lo striscione che è
venuto con noi a Milano contro il Milan che diceva Galliani il tuo calcio ci fa
sky... fo, sky... fo
, è stato la sfida contro il Presidente di Lega, nella
quale gli è stato chiarito quello che noi pensiamo sul nuovo calcio che sta distruggendo;
sono stati fatti anche striscioni contro gli orari di partite di Coppa sia Uefa che
Italia
non stiamo li a subire, siamo stati attivi anche in questo settore.
Quest'anno, inoltre, la società Parma Calcio ha festeggiato i suoi novant'anni e la Curva
non ha perso l'occasione per vestirsi a festa ed indossando gli stessi colori Crociati che
il Parma ha portato per quella partita contro la Reggina. E dulcis in fundo la
ciliegina sulla torta: quella corsa liberatoria e quell'applauso reciproco che ogni
domenica ci regalano i nostri giocatori e il nostro staff tecnico, qualunque sia il
risultato in campo loro escono a testa alta, sotto i nostri applausi e i nostri cori,
consapevoli di aver onorato la maglia Gialloblu Crociata, la città e noi
per questo
si sono dimostrati undici leoni (dodici, con l'allenatore), leoni che, se
l'anno prossimo non dovessero restare, siamo convinti rimpiangeranno la nostra Curva, una
Curva che raramente ha voluto così bene alla squadra come questanno. Insomma
un'annata piena piena che certo non dimenticheremo facilmente, nella quale abbiamo
dimostrato quanto valiamo e quanto valga il Parma per noi
con il Parma nel bene e
nel male!! |