Vita di Curva

2003/04

Un anno di BOYS 1977

16 - 05 - 2004

Il ritiro a Morgex e la partitella amichevole a Gubbio hanno aperto ufficiosamente la nostra stagione, e il nostro motto, che si è subito trasformato in striscione mostrato al Parma A. C., è stato “voi in campo, noi in curva lottiamo insieme” consapevoli di sostenere una squadra “giovane” ma con tanta voglia di fare e giunti a questo punto, all'ultima partita del campionato 2003/04, possiamo permetterci di stimare un resoconto di quest'annata che, nel bene e nel male, ci ha regalato tante emozioni e che ha permesso al Gruppo e alla Curva Nord di fare un passo avanti rispetto agli anni scorsi.
Il nostro campionato del tifo è iniziato a Bologna, ma ci ha visto partire con un quarto d'ora di ritardo, al sedicesimo del primo tempo, dopo il coro “Lega italiana figli di puttana”, che ha ufficialmente aperto i battenti. Coro e quarto d'ora di silenzio per contestare il calcio moderno, questo calcio che ci fa sempre più sky..fo e talmente malato da far riunire buona parte dei gruppi Ultras italiani con lo scopo di combatterlo attraverso iniziative comuni, quali striscioni o manifestazioni. A Bologna per la prima volta è stato esposto il nuovo striscione * B O Y S * da trasferta, che avevamo fatto rifare dopo che ci era bruciato il campionato precedente nella trasferta di Reggio Calabria. Un inizio campionato, quello del tifo, con numerosi alti e bassi, ma sempre con un Parma Calcio in costante crescita, del quale il Gruppo aveva la massima fiducia, pur essendo la nostra rosa molto esile, ma allenata da un grande allenatore, ma soprattutto grande uomo, Cesare Prandelli. Una Curva che inizialmente alternava momenti di entusiasmo, come con l'Empoli in trasferta dove avevamo fatto un buon tifo e una bella cartata, con momenti in cui sembrava totalmente indifferente, vedi la partita in trasferta all'Olimpico con la Roma e quella casalinga contro i rossoneri, troppo spesso influenzata fortemente dal risultato in campo. Poi, circa a inizio dicembre, siamo stati colpiti dal crak Parmalat… momento che ha segnato, per noi, l'inizio di una nuova era, di una nuova mentalità… una situazione traumatica che ci ha avvicinato molto alla squadra e che ha rafforzato quel rapporto di reciproco rispetto che si era già instaurato. Certo, in questa situazione alcuni giocatori se ne sono andati lavandosene le mani, ma la grande maggioranza ha deciso di rimanere per portare avanti quel “Progetto Parma” di cui tanto si era parlato, anche col rischio di non percepire gli stipendi coi termini giusti, dimostrando quell'umiltà e quella voglia di andare avanti che in questi tempi è difficile trovare e su cui la società tanto ha lavorato per insegnarla. E' proprio qui che è scattata quella scintilla che ci ha reso più orgogliosi e fieri di loro e che ha fatto ritrovare quell'entusiasmo per i colori Gialloblu Crociati che da tempo ormai si era smorzato. La Nord inizia ad entusiasmarsi ed entusiasmare più di quanto lo avesse fatto in precedenza, riuscendo a coinvolgere anche distinti e tribuna, che fino a quel momento parevano ibernate! Inizia a capire quanto valga la sua voce, le sue bandiere, il suo entusiasmo per i ragazzi in campo e quanto loro abbiamo bisogno, soprattutto in quel particolare momento, della loro Curva, che si responsabilizza e si sente sempre di più il dodicesimo uomo in campo. Le partite di Lecce, sia in casa che in trasferta, o quella a Verona col Chievo ne sono un chiaro esempio: certo, ad Ancona, se vi ricordate, non eravamo stati brillanti, ma la serie positiva può continuare con le partite a Siena, a S. Siro col Milan, per raggiungere l'apice, mai visto prima in tanti anni, domenica scorsa contro l'Inter. Insomma questa escalation di tifo e squadra nonostante la famigerata “situazione strana” hanno messo questo campionato in cornice e lo hanno reso uno tra i più memorabili.
Il Gruppo si può dire che quest'anno ha raccolto i frutti di un duro lavoro che dura ormai da anni, raggiungendo un picco di crescita sia dal punto di vista canoro che organizzativo. Infatti lo denotano, per esempio, le numerose e impegnative coreografie che si sono fatte quest'anno, lavoro di un gruppo di ragazzi che si impegnano e si sbattono sette giorni su sette, che ci credono, che sono Ultras… Coreografie che hanno avuto il sostegno e la collaborazione di tutta la Curva che sembra aver abbandonato le vecchie lamentele, per sostituirle magari all'interessamento nelle cose fatte e di volerle fare al meglio, con la massima collaborazione. Tra tutte ricordiamo: l'ultima con la Juve, che è riuscita alla perfezione, quella per celebrare i vent'anni di amicizia con i fratelli Empolesi, quella che ha accolto gli U.T.C. e la città di Genova a Parma, la fitta e continua cartata di Verona, quella al Delle Alpi organizzata nel quarto d'ora tra primo e secondo tempo, l'ultima domenica scorsa a Milano… Inoltre, a dimostrazione della continua crescita da parte del Gruppo, la “nascita” di alcune canzoni nuove e piuttosto impegnative, ma belle, sulle note di canzoni già famose: tra tutte la nostra “maledetta primavera”, che ha avuto un gran successo e che soprattutto piace e mette voglia di cantarla a tutti, perfino ai giocatori, che ci hanno richiesto il testo per poterla cantare sotto la doccia; “…non son modenese, non son bolognese…”, nata in occasione del derby contro i bisunti modenesi, per non parla re del nuovo “..quando il Parma scende in campo..” e non scordandoci la canzone nuova contro Malesani!
Il nostro è stato anche un impegno dal punto di vista delle iniziative: raramente ci siamo presentati negli stadi italiani a mani vuote, più o meno abbiamo sempre cercato di esprimere le nostre idee, soprattutto contro il calcio moderno: lo striscione che è venuto con noi a Milano contro il Milan che diceva “Galliani il tuo calcio ci fa sky... fo, sky... fo…”, è stato la sfida contro il Presidente di Lega, nella quale gli è stato chiarito quello che noi pensiamo sul nuovo calcio che sta distruggendo; sono stati fatti anche striscioni contro gli orari di partite di Coppa sia Uefa che Italia… non stiamo li a subire, siamo stati attivi anche in questo settore.
Quest'anno, inoltre, la società Parma Calcio ha festeggiato i suoi novant'anni e la Curva non ha perso l'occasione per vestirsi a festa ed indossando gli stessi colori Crociati che il Parma ha portato per quella partita contro la Reggina. E “dulcis in fundo” la ciliegina sulla torta: quella corsa liberatoria e quell'applauso reciproco che ogni domenica ci regalano i nostri giocatori e il nostro staff tecnico, qualunque sia il risultato in campo loro escono a testa alta, sotto i nostri applausi e i nostri cori, consapevoli di aver onorato la maglia Gialloblu Crociata, la città e noi… per questo si sono dimostrati “undici leoni” (dodici, con l'allenatore), leoni che, se l'anno prossimo non dovessero restare, siamo convinti rimpiangeranno la nostra Curva, una Curva che raramente ha voluto così bene alla squadra come quest’anno. Insomma un'annata piena piena che certo non dimenticheremo facilmente, nella quale abbiamo dimostrato quanto valiamo e quanto valga il Parma per noi… con il Parma nel bene e nel male!!