Eccoci all'epilogo finale
della stagione, una delle più belle ed emozionanti che abbiamo vissuto negli ultimi anni.
Per certi versi drammatica, dai risvolti ancora poco definiti e con parecchi dei
protagonisti che ancora non sanno ancora che faranno la prossima stagione. Mancano novanta
minuti, un'ultima battaglia, con un occhio al tabellone e il cuore e la voce da lasciare
sul campo, ma nonostante la battuta d'arresto di domenica, noi dobbiamo crederci! Una
sconfitta che brucia, ma che ci ha visto ampiamente vincitori sugli spalti di S. Siro, con
la squadra che è ritornata sul campo dopo la doccia per un ennesimo saluto alla sua
gente, davvero straordinaria. E' vero che l'Inter gode dei favori del pronostico, oltre a
quelli del palazzo, ma noi non ci arrendiamo e con le bandiere al vento avremo il dovere
di guidare i Gialloblu Crociati alla vittoria. Chi oggi è allo stadio, e in special modo
in Curva, deve riflettere e pensare a quanti avessero pronosticato ad un certo punto della
stagione un risultato che qualunque sia ne ha del miracoloso. Quando a metà stagione non
si sapeva neppure se avremmo potuto concludere il campionato, quando i pezzi pregiati
della squadra se ne sono andati e gli altri venivano piazzati, almeno a parole, dai
giornali a questa e quell'altra squadra. Ma ora Curva Nord è tempo di giocare, di far
sentire la nostra soddisfazione, di quanto siamo fieri dei nostri colori e di questa
squadra. Le emozioni che abbiamo provato sulla pelle in questi mesi, domenica dopo
domenica, in dieci, in cento, in mille fino all'esodo di domenica scorsa a S. Siro.
Un mister che ci ha regalato un grande calcio, con umiltà e rispetto, al quale saremo
grati qualunque sarà la sua scelta, con un particolare ringraziamento per il suo staff,
gente umile ma con due palle così. Poi l'ennesimo plauso ce lo dobbiamo fare anche noi,
sia come Curva che come Gruppo, sempre e dovunque fieri dei nostri colori, forti delle
nostre convinzioni e sempre in prima linea. La nostra è stata una graduale crescita,
fatta di iniziative, atte a coinvolgere il più possibile la Nord, cercando di reclutare
più gente possibile che la pensasse come noi e che alla fine fosse orgogliosa di
appartenere ai BOYS... come noi!! Ed in questo la Curva ci ha favorevolmente sorpreso,
dandocI quasi sempre il proprio appoggio ed è per questo che siamo migliorati e
cercheremo di farlo anche in futuro, consci di avere un potenziale da sfruttare con ancora
ampio margine. Ma ora non è più tempo di parole, serve solo la voglia di tifare, di
sventolare tutte le bandiere che abbiamo portato, per novanta minuti, cantando ed
incitando i Gialloblu Crociati, perché lo meritano, perché anche loro hanno capito cosa
vuol dire onorare questa maglia, questi colori, apprezzando la nostra
parmigianità, il nostro calore, la nostra Curva. Questi ultimi novanta minuti
valgono un ultimo sforzo e verso le diciassette sapremo quale Europa ci aspetta con la
consapevolezza che:
tanto va sempre peggio alla Reggiana
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