Comunicati BOYS

2005/06

Rispondere sul campo

11 - 10 - 2005

Questa sera vi abbiamo convocato presso la nostra Sede, al fine di spiegare ai giocatori, ai tecnici ed ai dirigenti che attualmente fanno parte dello sodalizio Gialloblu Crociato, qual è la posizione del nostro Gruppo, in merito alla situazione venutasi a creare, ogni qualvolta il PARMA scende in campo lontano dalle mura amiche.
Eravamo stati abituati in passato a vivere nella ricchezza calcistica, fatta di vittorie indimenticabili, sia in Italia che in Europa, ma fatta anche di giocatori e allenatori appagati e svogliati, che hanno portato ad un declino del rapporto con i tifosi, stanchi di vedere continuamente atteggiamenti presuntuosi sia in campo che fuori.
Per fortuna questo genere di comportamento era sparito dalla nostra realtà, da quando s’era iniziato a parlare di “Progetto-PARMA”, ovvero di quella filosofia calcistica basata sull’umiltà e sulla consapevolezza dei propri mezzi, abbracciata da tutta la tifoseria Crociata, che ha ritrovato nelle ultime stagioni, quel amore passionale che aveva perso nel corso degli anni.
Purtroppo ci troviamo oggi a constatare che il “Progetto-PARMA” è solo un lontano ricordo, non tanto per le vicissitudini legate al crack Parmalat, che ne hanno bloccato lo sviluppo a livello dirigenziale, bensì per il comportamento ingiustificato, che molti giocatori hanno espresso negli ultimi due campionati.
Lo scorso anno vi siamo sempre rimasti vicini, nonostante prestazioni al limite dello scandalo come a Brescia, Livorno, Roma, Firenze, Bergamo e Verona, in cui è stato difficile trattenersi dall’esternare il nostro reale stato d’animo, in quanto pensavamo che la tolleranza in quei frangenti poteva risultare più utile al fine d’ottenere la salvezza, ed i fatti ci hanno dato ragione, anche se abbiamo dovuto patire le pene dell’inferno, arrivando allo spareggio di Bologna, dopo gare come con il Siena in casa, in cui tutto se visto tranne rabbia e cattiveria.
Speravamo lo spareggio di Bologna fosse un punto di partenza su cui costruire un qualcosa indipendente dal futuro societario, in cui la città e la squadra si fondono in un unico spirito, poco ci importa se ci sono state cessioni importanti ed una fuga in massa dal settore dirigenziale, eravamo consapevoli di queste difficoltà e siamo pronti ad affrontare qualsiasi tipo di situazione, ma quello che non tolleriamo è la mancanza di umiltà ed il rifiuto verso il compimento del proprio dovere.
“Essere unici per andare oltre” è il messaggio che vi abbiamo lanciato alla fine della scorsa stagione, era la richiesta per diventare giocatori simboli, al di fuori degli schemi assurdi ed ipocriti che questo calcio sta imponendo a tutti, essere da esempio per chi vuole cambiare, e a PARMA il terreno può essere buono, lontano dai ritmi frenetici delle metropoli, ma in grado di competere con realtà molto più grandi di noi.
Quella di Ascoli è stato l’ennesima presa in giro verso i tutti i tifosi del PARMA Calcio e in particolare chi vi segue sempre, chi si alza al mattino presto e passa notti insonni per non lasciarvi mai soli, chi spende tempo, denaro e salute per sostenere una Fede che molti di voi difficilmente capiscono, ma non è la vostra comprensione che vogliamo…
Abbiamo notato che nessuno, tra gli attuali dirigenti, ha il minimo coraggio di mettere la faccia in questa situazione, lasciando soli i giocatori alle pubbliche dichiarazioni; questo atteggiamento non fa altro che screditare quella poca fiducia che attualmente riponiamo nei confronti di chi dirige questa squadra, incapaci di difendere il proprio operato, soprattutto in questo periodo in cui il loro futuro è abbastanza precario.
All’interno dello spogliatoio non vogliamo che esistano “senatori” che comandano, bensì condottieri che guidano la squadra verso la corretta strada, e questo ruolo lo pretendiamo da chi è più anziano e da chi è più tempo presente nella nostra città; per noi non fa differenza chi scende in campo, nel bene come nel male, le vittorie si gustano tutte insieme così come le sconfitte vedono tutti sul banco degli imputati.
Non vorremmo però che questa situazione porti certa gente ad approfittarsene, nascondendosi dietro il gruppo, al fine di portare a casa contentini personali, se così è non ci penseremo un secondo a prendere i nostri provvedimenti, al fine di estirpare le radici marce di questa pianta…
La nostra tolleranza è giunta al limite, sino ad ora abbiamo sopportato, d’ora in poi siamo costretti a dire basta, affinché questa situazioni non si prolunghi per altro tempo; il gesto di Ascoli è stato solo l’inizio, gesto comunque doloroso per noi, per chi di questa squadra ne ha fatto una ragione di vita e non stiamo parlando del lato economico, siamo noi che torniamo a casa con il fegato rovinato, dopo una sconfitta, e siamo gli stessi che ritornano a testa alta in mezzo alla difficoltà.
Umiltà, rabbia, compattezza, determinazione e consapevolezza dei mezzi, sono queste le cose che pretendiamo da voi, indipendentemente dalle situazioni in cui ci troveremo, pensiamo che sia l’unica ricetta per poter ottenere innanzitutto il nostro rispetto, nonché i risultati che attualmente mancano; chi non se la sente di continuare la sua carriera in questa squadra è pregato di andarsene, ed alla svelta di sua spontanea volontà, di loro non abbiamo bisogno.
È altresì logico che se le situazioni sopra citate, dovessero venire a mancare, saremo noi i primi ad intervenire per riportare la situazione sotto controllo, a buon intenditor poche parole…
Non vogliamo risposte in questa sede, perché di parole ne sono state spese parecchie in passato, senza che si sia visto un minimo margine di miglioramento, bensì risposte immediate in mezzo al campo, e per risposte immediate non intendiamo un cambiamento temporaneo, bensì un radicale cambiamento, soprattutto adesso che la società dovrebbe trovare una struttura solida.
Alla fine di questo comunicato, siete liberi di andarvene e di riferire il messaggio agli altri componenti della squadra, spiegando a loro la situazione che potrebbe venirsi a creare se questa condizione persiste.
Con la speranza di ritrovarci in momenti migliori…