Abbonati senza la tessera del tifoso, altrove si può: ci proverà anche il Foggia? Venerdì scorso, presentando la nuova campagna abbonamenti, la Roma ha annunciato di aver introdotto, per i suoi tifosi, la possibilità di abbonarsi anche senza l´obbligo di sottoscrivere la tessera del tifoso, lo strumento introdotto due anni fa dal Ministro degli Interni, Roberto Maroni e che, dalla scorsa stagione, regolamenta l´accesso del pubblico agli stadi italiani di calcio dalla serie A alla Lega Pro. La novità sembra in contrasto con il protocollo firmato il 21 giugno scorso da Maroni e dai vertici del mondo sportivo e calcistico italiano. Protocollo in cui si ribadisce che sia gli abbonamenti per le gare interne che i tagliandi per i posti riservati, in trasferta, agli ospiti, possono essere acquistati solo da chi ha aderito al programma «Tessera del tifoso». La Roma ha però precisato che la sua iniziativa è stata accettata dall´Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
Sulla scorta di quanto operato dalla società capitolina, la Sampdoria ha comunicato che «sta valutando le modalità che potrebbero permettere ai tifosi blucerchiati una soluzione analoga». Dello stesso orientamento è pure il Bologna. Ed è probabile che, ora, diversi altri club decideranno di procedere in tale direzione.
L´US Foggia, in una nota diffusa tre giorni fa, ha chiesto ai suoi tifosi di contribuire «attraverso la sottoscrizione immediata dell´abbonamento come segno tangibile di sostegno, vicinanza e compartecipazione ai progetti intrapresi la scorsa stagione». La società rossonera, alla luce di questa novità, potrebbe valutare anch´essa la possibilità di rilasciare gli abbonamenti senza il vincolo della sottoscrizione della tessera del tifoso. I club organizzati del tifo rossonero, come del resto la quasi totalità degli ultras d´Italia, ma anche numerosi tifosi non appartenenti a gruppi organizzati, non hanno sottoscritto la tessera, in quanto la ritengono uno strumento liberticida, di schedatura di massa e che, spacciato per deterrente contro la violenza, nasconde interessi economici. Nella scorsa stagione la tifoseria rossonera, in merito alle trasferte, è stata tra le più penalizzate d´Italia e senza ragioni plausibili: solo quattro gare esterne, due di Coppa Italia (L´Aquila e Fano) e due di campionato (Gela e Atletico Roma) sono state aperte a tutti ì supporter dei Satanelli, senza restrizioni.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno |