E' Ri(esplosa) la questione della Tessera del Tifoso (fonte dodicesimouomo.net) PDF Stampa E-mail
Sabato 21 Maggio 2011 19:12

Fino ad oggi pochi avevano affrontato l'argomento e molti in maniera faziosa, sia pro che contro. L'unico quotidiano che ne ha parlato spesso, La Repubblica, lo ha fatto sempre in maniera molto confusa, della serie: “ a seconda di come tira il vento”... Si erano mossi i singoli tifosi, gli Ultrà, avvocati. Se il Garante della Privacy ha bacchettato duramente i club è stato per un esposto di un avvocato. Per il resto silenzio, tanto che molti erano convinti di dover fare la tessera perchè obbligatoria o perchè legge dello stato.

 

Poi Report (qui se vuoi vedere il video) domenica 15 maggio ha mandato in onda 11 minuti di un servizio dedicato alla tessera del tifoso e grazie soprattutto alla rete, la questione della TDT è riesplosa o forse per meglio dire è per la prima volta esplosa.

Undici minuti, tante ne sono bastati per accendere dibattiti, critiche, prese di posizione. Undici minuti di onesto giornalismo, niente di più. Dal 1 Gennaio 2010, introduzione della tessera del tifoso, Report è stata la prima trasmissione a livello nazionale a trattare la questione. Cinquecento giorni di vuoto, nei quali pochissimi si son presi la briga di spiegare cosa fosse quello strumento che cambiava radicalmente il modo di andare allo stadio. I tifosi viola hanno visto nel frattempo passare da un solo divieto di trasferta nella scorsa stagione, a ben 12 trasferte vietate in questo campionato, tanto per fare un piccolo esempio.

Adesso si sono messe in movimento le associazioni dei consumatori (leggi qui), probabilmente dirà la sua anche l'Antitrust, in attesa che si pronunci il TAR del Lazio. E il pronunciamento del TAR del Lazio è importantissimo perchè riguarda l'Articolo 9 e la costituzionalità della tessera stessa.

Le due curve di Milano, si vantano di aver fatto perdere 20.000 voti alla Moratti ( ma sarà vero?) perchè la Lega, che la sostiene, ha introdotto la tessera. (qui l'articolo)

Pensare a una retromarcia del Viminale è follia. Che possano essere apportate modifiche è ipotesi più concreta. Quello che accadrà nel prossimo campionato ad oggi però non è dato sapere. Si può immaginare, che la tessera passi in mano alle società e vedremo come la gestiranno.

Sui club pesa come un macigno i ricorsi che stanno per partire sia da tesserati e non. Il Garante della Privacy, ha stabilito che per la mancanza di chiarezza nel trattamento dei dati, per la tecnologia RFID, chi ha sottoscritto la tessera può richiedere un rimborso, ad oggi quantificabile fra i 1.000/2.000 €, poi sarà il turno di chi non ha fatto la tessera ma per maggiori informazioni basta aspettare pochi giorni, quando il pool di avvocati che si occupa della questione, farà una conferenza stampa a livello nazionale per spiegare il tutto nei minimi dettagli.

Di sicuro qualche presidente comincia ad alzare la voce, De Laurentis, Di Benedetto che ritiene inconcepibile avere una tessera per assistere a una partita di calcio. Altri avevano già parlato, come Mencucci, che aveva definito la circolare ministeriale un'imposizione.

Quello che auspichiamo è la maggior chiarezza e trasparenza. Ovvero che si arrivi a dare ai tifosi tutte le informazioni possibili e necessarie, in modo che chi vuole mantenere o sottoscrivere la tessera, al pari di chi si rifiuta di farla, possa fare una scelta “consapevole”. Undici minuti di Report sono bastati per aprire il primo vero dibattito, basta poco da parte di tutti per dare una corretta informazione ai tifosi.

 

FONTE www.dodicesimouomo.net