Gemellaggi
I Boys insegnano a tifare! (Traversetolo 13 Maggio 2011) |
Lunedì 16 Maggio 2011 21:33 |
Venerdì 13 maggio a Traversetolo, presso il centro sportivo Valtermina, si è tenuta la Festa Provinciale dello Sport alla quale hanno partecipato migliaia di bambini della nostra provincia, e noi Boys abbiamo collaborato cercando di spiegare il tifo e facendo svolgere agli studenti delle semplici attività per noi normali. Un po’ di tempo fa, infatti, siamo stati contattati dal responsabile dell’Agenzia provinciale per lo Sport, il Sig. Walter Antonini, per discutere di eventuali collaborazioni, cosa che ci ha fatto piacere e ci è piaciuta da subito. Fra varie proposte, abbiamo scelto di collaborare alla sesta edizione della Festa provinciale dello Sport, dedicata agli alunni delle classi III e IV delle scuole primarie (elementari) e agli alunni della scuola secondaria di I grado (medie): in totale ben 2.500 studenti! Abbiamo deciso di collaborare perché crediamo che il tifo faccia parte dello Sport, che sia una cosa genuina e passionale (e non televisiva e commerciale), e speriamo di aver trasmesso questi valori a futuri tifosi di domani che un giorno, chissà, magari con meno divieti, restrizioni e burocrazia, contribuiranno a riempire di nuovo gli stadi. Andare in mezzo a bambini e maestri non è proprio il nostro campo, e non avendo mai provato una simile esperienza siamo partiti per Traversetolo un po’ dubbiosi e timorosi su come si potesse evolvere la giornata: per fortuna ne siamo tornati, non contenti, ma entusiasti! Il nostro spazio, ovviamente, era la tribuna sul campo da calcio, tribuna che abbiamo riempito di striscioni e bandiere. Noi eravamo presenti in una quindicina, ragazzi e ragazze che si son presi un giorno di ferie per poter essere presenti. Accompagnati da maestri e tutor (ragazzi/e del Giordani) circa una quindicina di classi ci hanno fatto visita nell’arco della giornata, classi provenienti da varie parti della provincia, per un totale di circa 500 bambini. Il primo passo era accogliere i bambini, spiegandogli chi eravamo, chiedendo se erano tifosi (non importava la squadra), se erano mai andati allo stadio, e sottolineando l’importanza di fare le cose come gruppo e non come singoli. Successivamente la classe si divideva: chi faceva bandierine, chi disegnava lettere di carta, chi le tagliava e le incollava sullo striscione, chi faceva coriandoli, e i più audaci cercavano di sventolare un bandierone più pesante di loro! Lo striscione che abbiam fatto comporre, tratto da un nostro motto, è stato “Il simbolo del gruppo è la nostra gioventù”, esposto poi all’ingresso in campo delle squadre di Parma e Juventus domenica al Tardini. Il momento più divertente era quando, tutti insieme, con le bandierine appena fatte, si facevano semplici coreografie, cantando cori a squarciagola. Ed alla fine: applausi e adesivo ricordo per tutti! Insomma, siamo arrivati alla sera esausti, ma speriamo che la cosa sia piaciuta a studenti e organizzatori quanto a noi: è stata proprio una bella esperienza, seppur al di fuori del “nostro mondo”!
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