Nonostante il giorno infrasettimale, una nostra delegazione riesce ad affiancare i ragazzi di Empoli in occasione dell’incontro contro il Livorno. Il giorno lavorativo (venerdì causa anticipo televisivo) e l’orario (ore 19.00 causa il messaggio pre-pasquale del papa), se a questo si aggiunge che la partita era vietata ai sostenitori labronici privi della tessera del tifoso, questo ha fatto si che l’affluenza al Castellani non sia quelle delle grandi occasioni, inutile sottolineare che non è stata la violenza degli Ultras a lasciare a casa le famiglie in una giornata come oggi, ma i vari interessi di lor signori. Nonostante ciò la Maratona si presenta all’incontro bella colorata, con issate le bandiere dei due gruppi, Rangers e Desperados, il colpo d’occhio è piacevole, anche il tifo non è male, con il solito stile empolese, fatto di cori ripetuti sei/sette volte, intervallati da pause più lunghe rispetto alle nostre, questo consente una maggiore partecipazione collettiva ai ragazzi coinvolti nei cori, vale il motto: farne meno ma farne tutti. I livornesi sono ridotti a poche decine, nulla che assomigli all’essere Ultras, solo una bandierina delle ex-Bal appesa in balconata, ma pare più un residuo del tifo, che una rappresentanza del gruppo, visto e considerato che a Livorno la linea presa dai gruppi contro la tessera è quella della diserzione sia in casa che in trasferta; con il risultato che si è passati in pochi anni nel vedere sempre ad Empoli un settore ospiti straripante di tifosi amaranto autori di buone prestazioni canore, ad un settore ospiti desolatamente vuoto con i pochi tesserati sistemati a lato della tribuna; non c’è che dire togliendo il pubblico, l’ordine sicuramente ci guadagna, non essendoci più nessuno da controllare i problemi diminuiscono per forza. La partita sul campo è giocata dalle due compagini toscane, i biancazzurri meriterebbero la vittoria, ma un rigore fallito nel primo tempo dall’Empoli ha condizionato l’incontro, peccato perché tre punti avrebbero catapultato i nostri gemellati a cavallo della zona play-off . Finita la partita salutiamo i ragazzi dei Desperados per concludere la serata poi in sede dai Rangers, i quali avevano organizzato una grigliata aperta a soci e simpatizzanti richiamando vari ragazzi di ogni età, segno che anche da loro l’essere Ultras avrà difficoltà a morire, visto che dal 1976 varie generazioni di ragazzi si sono susseguite dietro il loro striscione. Li salutiamo a tarda serata, la trasferta di Udine ci aspetta.
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