Gemellaggi
In anteprima dalla fanzine: PARMA - Lecce (BOYS) |
Mercoledì 02 Febbraio 2011 14:00 |
Siamo diventati la medicina toccasana per tutti, perché se hai un problema, la speranza è quella di incontrare il Parma! Il Genoa non vinceva dal 5 dicembre del 2010 e Kaladze non segnava dal 2006, per non parlare del Brescia che ha vinto una sola volta nelle ultime dieci giornate ed indovinate con chi? Tutti in Italia aspettano il “marino”, per scongelare situazioni imbarazzanti, a volte drammatiche ed è chiaro che con il susseguirsi di queste strane coincidenze, la squadra sia precipitata in una posizione di classifica da bollino rosso. Si voleva fare calcio propositivo, perché quello di Guidolin (difensivista convinto) non piaceva e convinceva, per cui la proprietà ha optato per Marino, pupillo garantito di Leopardi, capace l’anno passato di salvarsi all’ultima giornata malgrado avesse in formazione un bomber in grado di segnare tante reti. Ebbene, ad oggi di gioco non si è visto proprio niente, e i tifosi non possono vivere del ricordo di un’ impresa come quella contro la Juve a Torino, perché c’è una quota da raggiungere al più presto, che di questo passo non sarà facile da agguantare. C’è da fare una profonda riflessione autocritica da chi ha prematuramente considerato questa una buona squadra, “errare è umano perseverare è diabolico”, perché è chiaro che solo compattando l’ambiente in tutte le sue componenti, e ci riferiamo a dirigenti, squadra e tifosi, si può raggiungere la salvezza. Non si può criticare l’atteggiamento di certi tifosi, che fischiano la squadra, e sono perfettamente in linea con il concetto di calcio business, con il cliente che paga per un servizio e se il servizio non è all’altezza ha diritto di lamentarsi, visto che le società di calcio sono state complici di questa situazione e di questo sistema. Abbiamo visto giocatori permalosi salutare la Nord, o meglio, quelle poche centinaia di persone che nonostante l’imbarazzante prestazione contro il Catania hanno cantato per tutti i 90 minuti, da centrocampo offesi dai fischi del resto del pubblico. Girando per gli stadi è stata palese l’evidenza che ormai solo gli ultras seguono la squadra del cuore, con entusiasmo e colore, con amore smisurato, oltre le illusioni e i sogni infranti, capaci di sacrifici enormi per un ideale vero. Noi non molleremo mai, ma guai prenderci in giro, visto che abbiamo le idee chiare e la consapevolezza di avere già visto poche stagioni fà una situazione simile, per cui fuori gli attributi tutti quanti, perché è facile salire sul carro dei vincitori, ma non è altrettanto scontato e facile lottare con il cuore quando le cose non girano per il verso giusto, e oggi le uniche cose che ci girano sono… le palle! A noi il bel calcio può anche piacere (ed ora il più bello paradossalmente si vede ad Udine!) ma quello che in questo momento ci preme di più è fare punti, è vedere una squadra che corre e lotta con il cuore, che ci mette sempre la gamba, una Curva che salta e canta per il 90 minuti della partita per poi sfogare la propria gioia o delusione alla fine comunque vada. Ci vuole un bagno d’umiltà totale, resettando tutte le cose che si sono dette e sentite quest’estate, perché la realtà oggi impone di lottare con il coltello tra i denti, punto dopo punto, domenica dopo domenica. Uniti si può rimediare e rialzare la testa, proprio come fanno i Boys, capaci e fieri di andare ogni domenica a testa alta, ovunque e comunque con il Parma nel bene e nel male! Viva i Boys, viva il Parma!
Noi con la voce, voi con il cuore... Vinceremo!
|