Quindici giorni fa una macchinata è partita dalla sede per assistere al derby della lanterna di Genova. Partiti al pomeriggio verso le sei arriviamo appena in tempo per assistere alla partita che iniziava alle 20,45, precisi per vedere la coreografia delle Sampdoria. La curva della Doria è molto calorosa come sempre, non smette mai di incitare la propria squadra che le regalerà la vittoria del derby. A Genova il derby è una vera e propria gara di perfezione tra le due curve, sia dentro che fuori lo stadio, durante la gara, non è ammesso mollare un attimo. L’atmosfera che regna nel settore degli Ultras è come al solito elettrizzante ed è davvero impressionante vedere il livello qualitativo della Sud in materia di tifo, nulla è lasciato al caso, ogni volta che la Nord cercava di “alzare i toni” con sciarpate o battimani, seguiva immediata una replica “paurosa” da parte dei doriani. A fine partita, gli Ultras per ritornare alla loro sede sono costretti a passare sotto la Nord e per questo motivo vengono accusati dai genoani di farsi scortare, per evitare questo inconveniente, l’attesa fuori dallo stadio è sempre più una lunga fino a che gli sbirri non sono rientrati alla base. Poi a piedi mentre ci si recava verso il club, la serata si è arricchita di scintille con i due gruppi a confrontarsi in maniera abbastanza dura. Anche in questa occasione i Genoani non hanno smentito il loro essere infami, rifiutando uno scontro leale a mani nude, come professato nell’immediato dopo Spagnolo. Un saluto agli amici blucerchiati... alla prossima!