Gemellaggi
Parma, vergognati! |
Lunedì 17 Gennaio 2011 11:28 |
Noi Ultras e Tifosi del Parma Calcio non torniamo da Brescia sconfitti, ma vincitori, di certo a testa alta. Torniamo orgogliosi di come abbiamo rappresentato la nostra città, la nostra maglia, i nostri colori, orgogliosi di come abbiamo sostenuto i Crociati che sono scesi in campo.
Vogliamo subito ringraziare tutti i circa 400 presenti, o quelli che eravamo: i numeri non ci interessano. Grazie soprattutto ai vecchi Ultras, ai vecchi Boys, che non sono voluti mancare a questa trasferta nella quale volevamo riunire tante generazioni. Peccato per chi non è venuto, sia chi “obbligato” a stare a casa, sia chi non se l’è sentita di staccare la sciarpa dal chiodo. Nonostante tutto ci siam divertiti. Nonostante Trenitalia, quella che fa gli sconti a chi ha la Tessera del Tifoso e fa parte dell’Osservatorio, che nonostante venerdì sapesse che almeno 200 persone avevano acquistato un biglietto per la tratta Parma – Brescia e diverse decine di persone successivamente, ha continuato a vendere i biglietti e incassare, ma non ha previsto nessuna carrozza in aggiunta alle solo due del treno, ovviamente insufficienti per 250-300 persone. Un’ora di ritardo che non ha rovinato il nostro umore, un disagio (anche per i passeggeri che non andavano a vedere il Parma) che si poteva tranquillamente evitare. In generale, grazie a chi è venuto nei Distinti Sud, il settore dedicato ai “non tesserati”, un settore ospiti aggiuntivo, come sta accadendo in tutti gli stadi italiani. Grazie sia a quelli che la Tessera non l’hanno sottoscritta, come noi Boys, ma anche a chi l’ha fatta e non la sta usando, dandoci indirettamente ragione, sperando che si stia accorgendo dell’inutilità di questo strumento, che è possibile seguire la propria squadra anche senza. Speriamo che qualcuno si stia accorgendo di aver fatto la scelta sbagliata e che serva da lezione per la prossima stagione. In particolare ci è piaciuta la scelta del Centro di Coordinamento Parma Clubs: bello vederli con noi, con bandiere, vorremmo che fosse sempre così, facciamo quadrato in questo modo, dimostriamo uniti che la Tessera non serve, ma che il vero volto è quello di un enorme inganno commerciale, mascherato dall'obbligo nel poter fare l'abbonamento. La giornata non ce l’ha rovinata, non del tutto almeno, un Parma indegno, vergognoso e chi più ne ha più ne metta. Senza offesa per le rondinelle, ma andare a Brescia e non riuscire a fare nemmeno un tiro in porta non è assolutamente facile, non sappiamo quali altre squadre ci siano riuscite. Non vogliamo nemmeno sentire le giustificazioni, che si potevano prevedere già a fine primo tempo, come quelle di Marino che da la colpa esclusivamente all’inferiorità numerica. Con lo stesso metro possiamo allora affermare che la “grande vittoria” di Torino con la Juve è arrivata solamente grazie alla superiorità numerica, a una Juve fuori forma e a una buona dose di culo. E via a montarsi la testa. La realtà dei fatti è che si stanno pagando una serie di errori, errori da riparare più velocemente possibile, perché possiamo discutere quanto vogliamo, guardare la situazione da vari punti di vista, ma l’unica cosa che fa fede è la classifica e quella è oggettiva. La classifica non mente! A Brescia, dopo aver cantato 90 minuti, ci siamo sfogati a fine partita, invitando i giocatori a tirar fuori le palle. Uno sfogo da nervi tesi, ma dovuto, dopo aver visto una squadra imbarazzante. Però, lo sappiamo benissimo, il pesce inizia a puzzare dalla testa, non dalla coda. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità: sarebbe una cosa davvero gradita. Dal Presidente Ghirardi, che comunque è responsabile di tutte le scelte, scelte che deve condividere e avallare. Forse. Dalla Società Parma Calcio, in particolare Pietro Leonardi che tiene in mano le redini di tutto o quasi. La faccia ce la mette sempre, a volte con toni sbagliati, adesso è ora che dia una sterzata all’ambiente, anche se questo significherebbe ammettere di avere commesso degli errori. Errare è umano, essere umili è un pregio. Grosse colpe le ha anche il Mister Marino, che ha in mano la squadra. E’ lui che decide chi gioca, dove e come deve giocare. E’ lui che allena i giocatori, che deve gestire (insieme a Leonardi) lo spogliatoio. Dall’inizio dell’anno abbiam visto veramente poco calcio, poco spettacolo, poco divertimento e i risultati sono quelli che sono. Non abbiamo ancora capito qual'è il gioco del Parma: solo colpa della sfortuna e delle espulsioni? I giocatori, per ultimi, fischi e contestazioni se li prendono subito. Ma vorremo chiedergli: a Brescia eravate gli stessi di Torino? Dopo una prestazione del genere non vi vergognate? Non vi sentite (un minimo) in dovere di metterci l’anima in campo anche per chi vi segue e vi sostiene? Purtroppo temiamo le risposte. Dopo Torino si è esagerato con gli elogi, è stato sbagliato chiamare i tifosi a Collecchio, bisognava tenere i piedi per terra. Dopo la brutta sconfitta interna col Cagliari era forse meglio chiamare i tifosi a Brescia, una sfida salvezza, preparare la partita come una finale, invece abbiamo riscontrato tutto un altro spirito, anche in campo, segno che all’interno della Società qualcosa non va… Gli elogi fanno piacere e si incassano, ma si devono accettare anche le critiche, soprattutto se arrivano da chi ha il Parma nel cuore e vuole solo il bene della propria squadra. Incondizionatamente, senza doppi fini.
BOYS PARMA 1977 |