Gemellaggi
Lettera di Ugola a www.boysparma1977.it |
Mercoledì 21 Febbraio 2018 15:48 |
Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata da Ugola, un ragazzo della Curva Nord Matteo Bagnaresi. Dalla ripresa del campionato (ma forse anche da prima prima) c’è una forte diatriba tra i tifosi del Parma: chi chiede la testa dell’allenatore, chi sostiene che bisogna contestare e chi dice che tutto ciò servirebbe a poco. Purtroppo però ci si dimentica troppo spesso quale deve essere il ruolo principale del tifoso: quello cioè di cantare ed incitare la squadra; fare in modo che il Tardini ed il settore ospiti di ogni stadio avversario in cui giochi il Parma diventi una bolgia. Invece troppo spesso si assiste a periodi di silenzio troppo lunghi, dove solo la parte bassa centrale segue i cori lanciati dal palchetto. Ai lati ed in alto la gente invece assiste passivamente alla partita, guardando il cellulare ed aspettando il primo errore per fischiare il giocatore, l’allenatore o il proprio bersaglio preferito (in alcuni casi sembra che ad alcuni faccia addirittura piacere). Il tifoso ha tutto il diritto di criticare, fischiare e riprendere la squadra, ma andrebbe fatto solo alla fine della partita e dopo avere fatto il proprio dovere, dopo aver incitato e cantato per 90 minuti. A tal proposito ecco gli articoli relativi alla partita Parma-Lazio del 26 settembre 1999, in cui la nord sfoderò una delle prestazioni a livello di tifo più belle di sempre, partita che seguì la sconfitta di Milano contro l’Inter per 5-1 e che vide un’altra sconfitta per il Parma (1-2). La rabbia della curva sfociò in una sonora contestazione alla fine della partita e proseguì davanti ai cancelli del Tardini. Così deve essere: tifare dal primo all’ultimo minuto e, in caso di bisogno, contestare!!!
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