La Questura di Piacenza ha identificato e videoregistrato gli oltre 70 tifosi che ieri occupavano il rettilineo di gradinata dello stadio durante i disordini che hanno provocato l'interruzione temporanea della partita Piacenza-Varese.
Gli inquirenti stanno analizzando le immagini dei tafferugli, nel corso dei quali è rimasto ferito uno steward. La partita era stata sospesa ieri per alcuni minuti nel primo tempo, dopo che gruppi opposti di ultrà erano venuti a contatto sugli spalti. Durante i disordini erano stati lanciati alcuni petardi. La partita era poi ricominciata con i tifosi ospiti circondati dalle forze dell'ordine. La vicenda ha dato anche il "la" a una durissima polemica condotta dal sindaco di Piacenza: è il ministro dell'Interno Maroni, ha detto Roberto Reggi, il "diretto responsabile" dei disordini tra tifosi. Il primo cittadino ha annunciato che chiederà a Maroni medesimo "sia il risarcimento dei danni di natura fisica e materiale arrecati allo steward coinvolto" sia, "eventualmente" il risarcimento per i danni subiti dall impianto sportivo comunale, nonchè "i danni di immagine per la città, che è stata fortemente pregiudicata in senso negativo, per quanto concerne la propria presentabilità e sotto il profilo della sicurezza percepita". Secondo Reggi, infatti, l'episodio di ieri "ha dimostrato, sul campo, la totale inefficacia preventiva della tessera del tifoso". "Non solo Maroni ha emanato una norma che porta i lupi tra gli agnelli - contesta - ma ha reso gli steward, mettendoli pericolosamente in prima linea, veri e propri agenti di sicurezza". Un compito "delicatissimo" che per Reggi "non si può ricoprire per decreto, ma per il quale occorrerebbe una preparazione lunga e adeguata". Il segretario provinciale della Lega nord, Pietro Pisani, ha replicato: "Il decreto Maroni, dati alla mano, ha dimostrato di funzionare e la tessera del tifoso ha portato a un calo del 50% degli incontri con incidenti e a una diminuzione del 90% del numero dei feriti. Se ci sono cose da migliorare il sindaco dia il suo contributo, invece di disertare i tavoli col ministro dell'Interno, come ha fatto anche il 29 novembre scorso a Parma".
Tratto da bologna.repubblica.it
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