Gemellaggi
RAPID VIENNA-Austria Vienna (04-02-2018) |
Lunedì 05 Febbraio 2018 10:45 |
Domenica 4 febbraio abbiamo deciso di fare visita ai nostri amici di Vienna. La partita è di quelle serie, si tratta del derby, e l’occasione era da non perdere. In totale a spostarci saremo una quindicina, si parte il sabato notte. Il viaggio non è dei più corti, in quanto sono circa 9 le ore che ci separano dalla nostra meta. Ormai siamo abbastanza rodati, conosciamo bene la strada e il viaggio vola, tra discussioni infinite, Dj che propongono musica di dubbio gusto e ballerini anni ‘80 guidati dal Campari più che dalla musica. Tra una cosa e l’altra raggiungiamo Vienna di primissima mattina, complice l’autista che ha martellato per tutto il viaggio senza fare una piega. La città appare assopita in questa fredda domenica d’inverno: poche persone per le strade a popolare l’imponenza del design dei quartieri Viennesi, dove il moderno e minimale si mischiano al più classico stile teutonico dai tetti rossi e finestre bianche. Raggiungiamo la loro sede senza difficoltà, che ora è in una nuova posizione più vicina allo stadio e che dista solo 10 minuti di tram. E’ molto accogliente, composta da un ampio bancone da pub e da una sala dove è possibile organizzare coreografie o cene senza difficoltà. Lì, incontriamo anche i ragazzi di Budapest del Ferencvaros, ormai siamo amici soprattutto dopo la loro visita alla nostra vecchia sede a Parma durante la trasferta del Rapid a Sassuolo. Trascorriamo gran parte della giornata in sede, dove facciamo colazione fino al momento della partenza, dove tutti in corteo si va a prendere il tram. In pochi minuti raggiungiamo il West Stadion, dove come sempre troviamo tanti tifosi attorno alla zona del bar, a ridosso dell’entrata del settore di casa. Alcuni di noi sono già pratici per cui si aggirano senza problemi tra i tifosi dei vari gruppi, ed è piacevole notare come, ogni volta che ritorniamo, aumenti l’accoglienza in generale da parte della gente di Vienna. Ora ti riconoscono, sanno che sei di Parma e che tra Parma e i Tornados esiste un’amicizia sincera e forte. E’ tempo di entrare, non prima di aver consumato qualcosa nelle rosticcerie che popolano la il Block West, sempre col solito sistema della “carta di credito” del tifoso. Depositando gli euro su questa carta, è possibile acquistare cibo e bevande dai vari stand. Da sotto, si inizia a sentire la curva rumoreggiare, ed è meglio affrettarsi altrimenti si rischia letteralmente di non trovare posto in Curva…il derby è molto sentito e a differenza delle normali partite di campionato, qui si possono incontrare persone di tutte le età, non solo giovani o ultras. Ci posizioniamo dietro lo striscione dei Tornados, ed esponiamo per la prima volta in assoluto la nostra pezza Curva Nord Matteo Bagnaresi, gesto legittimo e doveroso dopo la loro presenza a Palermo dove è apparsa la loro pezza nel settore ospiti con noi. Il calcio austriaco, si sa, non è dei più avvincenti... Per fortuna che ci pensa la curva di casa a scaldare l’ambiente, con 90’ di tifo incessante e coinvolgente, torce ed una bella cartata. Date le barriere linguistiche, non riusciamo a capire quasi niente di quello che il lanciacori dice alla Curva, fatto sta che ad un certo punto entrambe le squadre rientrano negli spogliatoi e ci rimangono per diversi minuti, almeno 10, fino a quando qualcuno di noi si azzarda a chiedere lumi a qualcuno dei Tornados e si scopre che… la partita era stata sospesa (!) per lancio di oggetti in campo all’indirizzo di un giocatore viola. Solo diverso tempo dopo scopriremo che questo gesto costerà agli ultras del Rapid la squalifica della Curva e l’obbligo di occupare il proprio settore ospiti. Dall’altro lato del campo ci sono i viola, e senza essere di parte possiamo asserire che sono sempre meno in forma: poco colore, poca gente allo stadio, pochi ultras se si pensa che comunque si tratta di un derby, tutto questo ci fa capire che a Vienna comanda il Rapid e che sono lontani i tempi in cui i viola potevano dire la loro in giro per l’Europa (come quando li incontrammo a Parma per esempio). La partita termina con un 1-1, c’è da dire che Parma non porta grande fortuna agli amici d’oltre confine, un po’ come quando persero contro l’Admira, squadra decisamente inferiore a loro. Finisce la partita, si riprende il Tram in direzione della loro sede, facendo qualche tappa nella speranza di qualche piacevole incontro…tuttavia i ragazzi ci raccontano che nella giornata appena trascorsa, i viola si erano organizzati in un corteo proprio vicino al cordone di sicurezza, quindi difficili da raggiungere. Mangiamo qualcosa al volo al club con i ragazzi, e poi si riparte alla volta di Parma poiché il lunedì è giornata lavorativa per tutti. Arriviamo a casa che ormai è ora di andare al lavoro ma poco importa, perché ad alleggerirci la giornata c’è la consapevolezza di aver scritto un’altra pagina di questa bellissima storia… PARMA E TORNADOS ALE’!
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