Gemellaggi
Ode alla Sede |
Martedì 07 Febbraio 2017 12:23 |
Proponiamo qui di seguito una lettera inviataci da uno dei nostri ragazzi più navigati, alcune righe rivolte alla nostra vecchia sede di Via Calestani 10.
Nella vita di ognuno di noi ci sono luoghi che restano nel cuore, per me la sede di via Calestani è uno di questi. non avevo ancora compiuto vent'anni quando i Boys vi si trasferirono dal bar Marinelli nel settembre del 98. Era la prima sede veramente del gruppo che da allora non doveva più chiedere ospitalità ad altri,un grande passo di cui forse oggi è difficile capire l'importanza. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. In quel seminterrato di periferia ho potuto conoscere ragazzi e ragazze divenuti parte della mia vita, li ho potuti conoscere per quello che erano veramente, al di fuori dei pregiudizi della gente e dei cosiddetti canali di informazione ufficiali. Ho imparato tanto per la Curva, ma non solo,credetemi se vi dico che ho appreso molto per la vita di tutti i giorni. Pur essendo in curva da quando avevo tredici anni ricordo di esserci entrato in punta di piedi e per gradi, dapprima solo per segnarmi per le trasferte poi, col trascorrere degli anni o meglio delle stagioni calcistiche, mi resi conto che ci passavo più tempo che a casa mia e che mi capivo e mi rispecchiavo in chi era lì dentro più di quanto la società in cui vivevo mi avesse mai dato la possibilità di fare. Chiusi dietro alla porta di metallo di quel sottoscala restano mille ricordi, dalle notti coi gemellati a scaldarsi coi bandieroni appesi tra un ambiente e l'altro per trattenere il freddo alle riunioni infuocate dei momenti difficili della nostra curva e del nostro amato Parma, i momenti di gioia e quelli di strazio come il ritorno da Torino dopo la morte di Matteo. Ci vorrebbe un'antologia per elencarli tutti. Ricordo l'orgoglio che provai quando i più anziani mi diedero le chiavi e come ero felice di aprirla, anche ad orari assurdi, e di pulirne scala pavimento e cesso. Cazzo..ma chi è il ragazzo che a casa sua è felice di pulire il water! Oggi i Boys le dicono addio, in fondo è un processo normale ed inevitabile. E' giusto così, qualcosa deve spegnersi affinché qualcos'altro possa prendere vita. Questo posto mi ha reso un uomo migliore, non lo dimenticherò mai e non dimenticherò le persone che con me lo hanno frequentato, soprattutto quelle che non ci sono più, che vorrei poter abbracciare e con cui vorrei poter fare ancora un coro a squarciagola, per la squadra della nostra cara Parma e per la nostra curva, che oggi porta il nome di uno di quei ragazzi che questa sede l'ebbero vissuta più di tutti. Se potessi esprimere un desiderio vorrei che fosse questo. Vorrei farli tornate tutti, per un'ultima volta, in via Calestani numero 10.
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