Venezia-PARMA (29-01-2017): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Lunedì 30 Gennaio 2017 10:18

Venezia-PARMA (2-2) H.14:30

17 anni sono passati da quando si giocò l’ultimo Venezia-Parma, un lasso di tempo in cui innumerevoli cose sono successe alle due società e tifoserie, salite (vittorie e promozioni), discese (retrocessioni e fallimenti societari), rimescolamenti di carte (gruppi che in curva nascono e muoiono; situazioni che hanno trovato risoluzione anche nel segno della violenza), ma un solo fattore è rimasto costante: la rivalità. Messa in incubazione da allora (anche se l’effettiva radice è da ricercarsi ancor più addietro, quando i modenesi in un Reggiana-Venezia ci rubarono lo striscione UNIONE CROCIATI PARMA (UCP) è rimasta in criostasi fin ad oggi) un valore aggiunto, non da poco, ad una partita che già di per sé risulta sentita se si guarda il punteggio e la posizione in classifica di entrambe (sostanzialmente testa a testa).

 

Il popolo gialloblu risponde alla chiamata e si coscrive in (quasi) 1400 unità esaurendo il settore ospiti e costringendo i ritardatari ad acquistare il biglietto in altri settori (tuttavia poi dirottati in quello ospiti per “evidenti” (!) motivi). Poco meno di una decina di pullman tra Boys, Danè e CCPC, di cui la metà nostri, e decine di macchinate arrivano, in mattinata, nel parcheggio antistante l’attracco di ExpoVenice, aspettando il momento utile per imbarcarsi alla volta del Penzo. L’aria che si respira è decisamente gioiosa, si è in tanti e la voglia di vincere pervade, chiaramente, le menti, si beve e si canta, mentre qualcuno (armato di pallone) improvvisa addirittura una sorta di “tedesca” nel parcheggio.Un traghetto grande (uno di quelli che, per intenderci, può trasportare anche veicoli) ed uno passeggeri serviranno per far sbarcare l’intero ensemble crociato fin nei pressi  dell’estremità est dell’isola di Santa Lucia, ossia proprio davanti all’ingresso del settore designato dello stadio. L’atteggiamento, di ultras e tifosi, poc’anzi enunciato continua anche durante la traversata (scorata da dei motoscafi della polizia), tra lo sventolio di bandiere ed i ferry-boat addobbati con gli stendardi dei tifosi, recanti il nome della zona di provenienza.Dalla nostra posizione (una volta discesi dai mezzi navali) possiamo notare diversi tifosi del Venezia aggirarsi per la via limitrofa in direzione dell’accesso alla tribuna nonché qualcuno che indugia nel procedere fermandosi a scrutarci. Il prefiltraggio procede in maniera abbastanza fluida, una volta entrati il settore si direbbe letteralmente scoppiare, la ramata frontale è addobbata con striscioni e stendardi mentre al vento garriscono le bandiere nel cielo (quasi) sereno.La nostra voce accoglie calorosa gli undici sul prato mentre uno striscione recitante “MARI, MONTI E FIUMI ATTRAVERSERO’” è srotolato in mezzo alle decine di bandiere “di Vittoria” nonchè qualche “dedica” verso i lagunari è presto esplicata (e più volte ripetuta durante tutto l’arco della gara), ma il primo coro effettivo è dedicato a Matteo per poi cominciare a sciorinare il repertorio che ci contraddistingue, incitando i crociati, cantando per noi ed il Parma.15 minuti spaccati di gioco ed il prode Baraye insacca la porta seguito due minuti dopo dal compagno Nocciolini. Il nostro entusiasmo si conclama e fa tremare letteralmente l’impalcatura metallica che funge da curva. I nostri lanciacori cercano di coordinarsi al meglio per coinvolgere tutto il settore a cantare all’unisono, pertanto (ancora una volta in questa sede) ci teniamo a sottolineare l’importanza di un apporto canoro compatto e partecipato il più possibile, seguendo quei ragazzi in piedi rivolti verso di voi, soprattutto quando si è in così tanti.0-2 segna il tabellone quando il secondo fischio irrompe nell’aria, risultato destinato, nostro malgrado a cambiare, nella ripresa, perché dopo un colpo di testa in area ed un rigore positivamente trasformato dagli arancioverdi, rispettivamente al 49’ ed all’86’, i numeri che sigleranno la fine dell’incontro sono un 2 per loro ed un 2 per noi. Una parità che lascia l’amaro in bocca, perché non aggiunge nulla al “testa a testa” di cui sopra e rimanda tutto alla prossima giornata.La nostra gola è consumata, abbiamo cercato di fare il possibile per spronare gli undici in campo, i quali pur non riuscendo a cambiare il risultato hanno comunque lottato (per quanto fosse evidente un calo nel secondo tempo)ed impregnato la maglia di quel sudore che è un segno decisamente positivo del loro impegno. Durante il secondo tempo abbiamo voluto omaggiare il Giuly (storico membro del Gruppo), con uno striscione, il cui tredicesimo anniversario della morte cadeva proprio ieri.Al triplice fischio avvenuto, dopo il saluto della squadra sotto la recinzione che delimita il campo, defluiamo verso l’esterno ed una volta sul traghetto c’è ancora chi non è stanco di cantare, chi vuole protrarre questo momento il più possibile, chi è contento per aver passato un’intera giornata di stadio nel modo migliore e più consono a cui si possa aspirare. Sull’opposto versante possiamo dire di aver visto uno stadio sostanzialmente gremito in toto, gli arancioverdi accolgono (dalla Curva Sud) i loro giocatori con una coreografia recante un copricurva (simbolo societario, pallone di cuoio ed alloro) adornato da centinaia di cartoncini colorati (dei colori sociali) ai lati; durante la partita si faranno sentire soprattutto nel primo tempo per poi affievolirsi fin al momento in cui l’escalation della rimonta si fa febbrile. Un ultimo, ma non meno importante, messaggio che vorremmo mandare è rivolto a tutti coloro che viaggiano autonomamente in trasferta.V’invitiamo a seguire i gruppi organizzati, soprattutto durante le partite “calde”, perché (a parte il fatto di suggellare, a nostro parere, nella maniera più collettivamente appropriata l’amore per il Parma) è vero che le vigliaccherie esistono e proprio per questo bisogna far di tutto per arginarle affinché chi le attua possa trovare effettivamente “pane per i suoi denti”; nulla di più, in quanto, come dice il detto, a buon intenditor poche parole.

“…GIALLOBLU LA MIA UNICA FEDE! RESTERANNO A CANTARE GLI ULTRAS!”

BOYS PARMA 1977

CURVA NORD MATTEO BAGNARESI