Ospedale dei Bambini, un laser salva dalla cecità i neonati prematuri PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Dicembre 2016 18:31

L’Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" si arricchisce di una modernissima attrezzatura per curare retinopatie gravi, grazie alla generosità dell’associazione Colibrì e dei Boys Parma.


Prosegue con l’arrivo di una modernissima apparecchiatura laser il percorso di specializzazione tecnologica per prevenire e curare la disabilità visiva grave dei piccolissimi bimbi nati al Maggiore.

Dopo l’arrivo della Ret Cam 3, sofisticata attrezzatura diagnostica per lo screening oculistico su tutti i neonati pretermine, grazie all’Associazione Colibrì è operativo da alcuni mesi nel reparto di Neonatologia il Laser per trattare chirurgicamente le forme gravi di retinopatia oculare.

Completa la dotazione del laser OcuLight SLx un casco per visualizzare il tessuto retinico donato dai Boys Parma.

"Le apparecchiature - spiegano Cinzia Magnani, direttore della Neonatologia e Elio Spaggiari dell’Oculistica – sono state già impiegate su due bimbi affetti da retinopatia. Gli interventi, l’ultimo dei quali eseguito proprio alcune settimane fa - proseguono i medici - sono stati svolti grazie ad un lavoro di équipe che ha coinvolto anche gli specialisti dell’unità operativa di 1° Anestesia e Rianimazione, diretti da Maria Luisa Caspani. Un lavoro corale rimarcato anche dal direttore di dipartimento Gian Luigi de’Angelis e da Stefano Gandolfi, direttore dell’Oculistica, che, aggiungono, "qualifica il Maggiore come centro ad alta specialità". 

"Con questa donazione  - precisa Daniela They, presidente di Colibrì - consentiamo ad un neonato piccolissimo di essere operato all’Ospedale dei Bambini senza dover essere trasferito in altra struttura. E’ questo il valore aggiunto del nostro gesto, realizzato grazie ad un coinvolgimento della direzione dell’Ospedale e dei reparti".

Al suo fianco i Boys Parma che hanno aggiunto sotto l’albero di Natale, grazie ai 12mila euro raccolti durante iniziative calcistiche, un apposito caschetto in grado di guidare l’intervento del chirurgo. "E’ una gara di generosità quella del volontariato che rafforza il legame dell’ospedale con la città e che grazie al lavoro di medici e sanitari ci consente di raggiungere risultati importanti. Di questo, ne possiamo solo essere orgogliosi", ha  concluso Massimo Fabi direttore dell’Azienda ospedaliero-universitaria.

Con la nuova apparecchiatura il bambino, trattato in una sala operatoria appositamente predisposta, viene curato con un raggio laser diretto attraverso la pupilla, tramite l’ausilio di un apposito dispositivo (oftalmoscopio indiretto), per intervenire sulla zona periferica della retina. Il trattamento dura circa 30-45 minuti per occhio.

Nell’unità operativa di Neonatologia di Parma ogni anno accedono circa 400 neonati e di questi circa 50 hanno un peso inferiore ai 1500 grammi.

Le nascite pretermine sono, infatti, in aumento in tutto il mondo ed un numero sempre maggiore di bambini sopravvive grazie all’avanzamento tecnologico e alle migliori capacità di cura.

L’obiettivo prioritario deve inevitabilmente perseguire oltre alla sopravvivenza una qualità di vita sempre migliore specie per i più piccoli il cui peso alla nascita va da 500 a 1500 grammi, più a rischio degli altri per complicanze e sequele a distanza.

[FONTE: Parma Repubblica]

Vedi anche: Arriva il laser per salvare dalla cecità i bimbi prematuri. Donazione di Colibrì e Boys Parma

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