Gemellaggi
Fatti, non parole: lunga vita agli Ultras! |
Mercoledì 31 Agosto 2016 12:10 |
Davanti a certe tragedie, bisognerebbe restare in silenzio. Nel rispetto delle vittime e di chi in un attimo si è visto spazzare via i frutti di anni e anni di fatiche e rinunce. Si dovrebbe per una volta accantonare il protagonismo e le schermaglie politiche in favore di un aiuto concreto, una volta tanto. Invece anche questa volta non si è persa occasione per lucrare sulla tragedia, per fare audience, per raccogliere consensi in vista della campagna elettorale. Che poi, ci piacerebbe proprio sapere con che faccia un politico si presenta il giorno seguente sul luogo della catastrofe, alla luce del fatto che nessuna carica istituzionale in Italia si sia mai preoccupata di verificare l’agibilità degli edifici del paese che è chiamata a rappresentare. E vogliamo parlare di quei pseudo-giornalisti che dopo qualche ora dal terremoto intervistano gente disperata con domande alquanto ridicole e imbarazzanti. Ma cosa vi deve rispondere una persona che ha appena perso tutto? E che dire dei funerali in diretta TV che mostrano facce sconvolte di chi ha perso i propri cari? Solo per qualche ascolto in più. Se vogliamo proprio farci del male, basta fare un salto nel 1980, quando il terremoto colpì l’Irpinia e mise in ginocchio 280.000 persone. Ebbene, alcuni di questi sfollati ancora oggi (ben trentasei anni dopo) vivono nei famosi bipiani di Ponticelli, quegli stupendi container in eternit. E di quei bipiani abbandonati dalle famiglie che hanno trovato una sistemazione migliore, cosa ne è stato? Invece di essere smantellati, qualcuno ci ha messo sopra le mani e sono stati riaffittati a prezzi irrisori ad altre famiglie che ora li abitano. In questo calderone di porcate all’Italiana, c’è una minoranza che si muove silenziosa, che alle parole sostituisce i fatti, che ogni volta ce ne sia il bisogno è sempre la prima a rimboccarsi le maniche. La stessa minoranza che sovente viene impiegata a mo’ di capro espiatorio dal politico di turno, per fare sensazionalismo, per indignare l’opinione pubblica, per trovare il nemico di turno al fine di sviare momentaneamente l’attenzione da problemi assai più gravi. Stiamo parlando degli Ultras, quelli ai quali lo stato ha pensato bene di dedicare un faldone di leggi speciali, cosa che in Italia accade solo per i mafiosi o per il terrorismo. In silenzio da Nord a Sud c’è stato chi si rimboccava le maniche e portava oltre al proprio aiuto concreto anche generi di prima necessità, medicinali e tutto quanto occorresse. Tant’è che dopo una sola giornata la Protezione Civile ha detto stop perché i magazzini erano pieni. Questa grande dimostrazione di solidarietà è stata data in silenzio dagli ULTRAS di tutta Italia, che hanno mollato tutto dopo qualche ora dal terremoto e sono andati direttamente nelle zone colpite riuscendo a salvare anche tantissime vite umane. Oggi non siamo qui a tessere le lodi di nessuno, vogliamo solo dare il giusto peso alle cose, vogliamo aprire gli occhi a chi crede alle chiacchiere da bar e vogliamo rendere merito a chi alle chiacchiere da bar sostituisce il sudore della propria fronte. Perché la realtà è chiara e evidente ancora una volta: politici rappresentanti di stato e giornalisti presenti per sfilate, foto e scoop mentre gli ULTRAS a dare una mano tra la popolazione. Qui di seguito riportiamo alcuni articoli di importanti testate giornalistiche italiane dove viene messo nero su bianco l’impegno di quelli che i politici italiani (sempre chiacchierando anziché rimboccarsi le maniche) non esitano a demonizzare domenica dopo domenica. Buona lettura, e lunga vita agli Ultras!
Ultras divisi sugli spalti, ma uniti nella solidarietà (ilGiornale) Aiuti terremoto, Ultras 1898: “Stop alla raccolta di beni prima necessità” (PicenoTime) Gli ultras italiani in campo per aiutare i terremotati, alla faccia degli stereotipi (Linkiesta) Sisma: ultrà Genoa raccolgono materiali per zone terremotate (Genova.Repubblica.it) IN OGNI CITTÀ LA SOLIDARIETÀ DEGLI ULTRAS PER I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA (Sportpeople.net)
|