I Boys replicano alla Gazzetta dello Sport e alla vedova Raciti PDF Stampa E-mail
Venerdì 08 Aprile 2016 17:13

Dopo la conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Madama tra ultras e parlamentari in tema di repressione, rispondiamo con queste righe all'articolo apparso sulla Gazzetta dello Sport e su altri quotidiani online scritto da chi non perde mai occasione per mettersi pubblicamente in ridicolo aggravando ulteriormente la propria posizione.

 

 

Mercoledì 6 aprile 2016 è stata una giornata storica per il movimento ultras italiano. Difatti, dopo oltre due anni di lavoro (anzi potremmo dire una quindicina di anni...), i rappresentanti delle varie curve italiane assieme ai nostri legali, sono stati ricevuti in Senato: precisamente si è riusciti ad organizzare, attraverso la collaborazione di esponenti parlamentari di svariati schieramenti politici di centro, destra e sinistra, sensibili e sensibilizzati al tema, una conferenza stampa nella quale poter spiegare dal punto di vista legale tutte le norme anticostituzionali introdotte dai vari governi per arginare in maniera fittizia il fenomeno ultras in Italia, ma che in realtà hanno privato del diritto di libertà migliaia di cittadini italiani.  E questo, solo per l'appartenenza ad una curva ed ad un movimento che non si è mai schierato dalla parte dei poteri forti, ma anzi ne ha sempre denunciato l'operato a svantaggio delle classi più popolari di tifosi, trattate da anni alla stregua di veri e propri bancomat. La soddisfazione dei nostri rappresentanti e dei legali, per l'ottima riuscita dell'iniziativa, già ci faceva presagire una contromossa mediatica del sistema calcistico, attraverso i propri servi per eccellenza, i giornalisti delle testate nazionali, assieme alla complicità delle solite comparse che da anni escono allo scoperto solo quando si tratta di attaccare il nostro mondo, con i soliti discorsi qualunquisti. Il tutto con il palese fine di deviare il dibattito sui veri temi della conferenza, e farla naufragare nelle solite e sterili polemiche, un trucchetto che funziona da secoli (quando c'è da metterla in quel posto al popolo), e fortifica sempre più il sistema stesso, secondo la logica del dividi et impera. Eravamo consci che mandare a parlare in aula dei ragazzi (che da sempre seguono e si battono per questa battaglia di giustizia e libertà, e per questo dipinti dai media nazionali quasi come terroristi, termine che va molto di moda nel mainstream di questi ultimi anni...) già colpiti in precedenza da provvedimenti di daspo, potesse essere un azzardo a livello mediatico, consegnando di fatto ai giornalai nazionali un comodo assist per spostare comodamente l'attenzione dalla tematiche dibattute in aula ed attaccare ancora una volta gli ultras in generale, che ripetiamo essere l'unico, o uno dei pochi, soggetti indipendenti all'attuale circo del calcio. Ma noi crediamo che questi stessi ragazzi, che in questi anni hanno già pagato un prezzo salatissimo proprio per essersi messi alla testa del movimento contro il sistema, meritassero di essere in aula proprio per la loro preparazione su queste tematiche. In fondo non vediamo di cosa stupirci se tre ragazzi sottoposti in passato a daspo vanno a parlare in Senato, dato che nello stesso Parlamento ci sono ben 117 "onorevoli" già condannati per diversi reati ed altrettanti indagati al momento. Ma di questo sui media nazionali non compare mai nemmeno un trafiletto. Non abbiamo mai letto, in questi mesi, un attacco della Gazzetta (dell'Infamia e dei Potenti...) ai veri cancri del mondo del calcio (scommesse, fallimenti, abusi, ruberie, doping, e chi più ne ha più ne metta), così come non abbiamo MAI letto, per rimanere a vicende a noi più vicine, di come sia possibile che un personaggio come Leonardi, un mafioso del calcio, sieda ancora su una panchina di una squadra di calcio (in serie B) e possa fare i suoi porci comodi, dopo aver fatto fallire una gloriosa società sportiva, sprofondata con oltre 218 milioni di debiti, rovinando decine e decine di dipendenti, oltre che un'intera comunità. E che un paio di mesi fa si è pure preso il lusso di farsi beccare nello stanzino di un arbitro per minacciarlo, ma la Gazzetta pare non essersene nemmeno accorta. E lì, tutti zitti e muti i giornalai di sistema. Come detto, non ci stupiamo più di tanto conoscendo il modo di agire di questi signori, anzi in un certo senso li ringraziamo perchè le loro grandi balle sul nostro conto ci hanno permesso già da anni di toglierci quel velo dei media che impedisce alla massa di vedere le cose realmente come stanno, e non come ce le raccontano. Il loro modus operandi è sempre il medesimo, e forse per questo oggi sono più prevedibili e in difficoltà. Mercoledì in Senato è avvenuto un fatto senza precedenti, gli ultras di tutta Italia (per fare un esempio laziali con romanisti, doriani con genoani, ecc.) hanno abbracciato la via del dialogo con le Istituzioni che rappresentano il Paese, e di è voluti andare in Senato ad esporre tutte le magagne della tessera del tifoso e delle varie leggi speciali, che hanno portato ad un pericoloso svuotamento degli stadi italiani, fino a qualche anno fa stracolmi e adesso desolatamente vuoti e amorfi, a vantaggio dei nuovi padroni del calcio e dei suoi tifosi-clienti, ovvero le tv ed i loro soldi. Si è andati in Senato per cercare di modificare una legge altamente anticostituzionale (ovvero contro gli italiani stessi), che con l'art.9 prevede una doppia pena, aggiuntiva a quella già scontata (nemmeno mafiosi e terroristi hanno una doppia pena, una volta condannati). E guarda caso sono proprio norme che ora vogliono estendere akle manifestazioni di piazza, come già denunciavamo vent'anni fa. Ovvero a chi vuole esprimere il proprio diritto di opinione, che oggi, nel 2016, non sembra più tollerato. Anzi, conviene sempre ribadirlo a vantaggio delle persone meno informate, lo stesso daspo è anticostituzionale, essendo un provvedimento emesso a discrezione delle varie questure senza lo straccio di un processo e della legittima difesa in tribunale degli imputati (tanto che spesso poi gli stessi daspati, nel processo che si svogle due/tre anni dopo la pena, vengono riconosciuti innocenti). Questo dialogo in un luogo così simbolicamente importante, alle istituzioni del calcio, colluse con qualsiasi tipo di organizzazione criminale della Penisola, non è affatto andato giù, anzi lo vuole evitare e boicottare. E trova appoggio in chi insiste a sostenere il contrario di ciò che ampiamente è stato dimostrato circa la morte dell' ispettore Raciti. Situazione che lo vogliamo ribadire ancora dopo sette anni, ancora avvolta nel mistero della giustizia italiana, con un processo farsa alla stregua della strage di Ustica (fatto avvenuto nel 1980, ma che solo nel 2011 ha visto la sentenza che ribaltava la versione ufficiale...). Per chiunque voglia documentarsi meglio sul processo Raciti, siamo alla presenza di un classico esempio di depistaggio all'italiana (stile processo per i fatti del G8 di Genova), con tanti funzionari che hanno dichiarato il falso e altrettanti che casualmente non ricordavano le fasi salienti della serata, con una testimonianza resa dall'autista del Discovery della polizia che ammetteva di aver investito lo stesso Raciti che non viene presa minimamente in considerazione, per essere poi ritrattata successivamente dallo stesso testimone. Con una perizia dei Ris, che sostenevano l'impossibilità materiale della tesi dell'accusa, mai presa in considerazione ed addirittura rigettata (caso più unico che raro in Italia). Ed un povero ragazzo incastrato senza lo straccio di una prova, con un disegno fatto a mano secondo le testimonianze sommarie dei presenti (tutti poliziotti)... Ed soprattutto un buco di ben 21 minuti nelle immagini del circuito di sorveglianza, che qualcuno ha deliberatamente cancellato dal nastro, e guarda caso erano proprio le fasi salienti della serata incriminata (e chi può cancellare una parte di nastro delle telecamere di sicurezza, secondo voi???), il tutto ben documentato su internet e in un libro che raccoglie tutti gli atti ufficiali, le deposizioni e i documenti di questo stranissimo processo.* Ecco, per tutti questi motivi non possiamo tacere oltre su quello che viene detto, ben ribadito dai falsari dell'informazione. Perchè si vuole gettare ancora più fango e falsità sulla nostra gente, e soprattutto perchè si vuole evitare che gli ultras escano dalle loro curve e vadano ad esprimere liberamente il proprio pensiero, e poi magari anche l'opinione pubblica, senza il velo mediatico creato dalla stampa, potrebbe aprire gli occhi e capire il giochino perpetrato dai poteri che ci vogliono comandare. E ancor più vogliono evitare che gli ultras vadano ad esporre le proprie ragioni in un confronto civile, in un dialogo, nel luogo dove i cittadini italiani dovrebbero stare, ma dal quale sono sempre più esclusi.

*Per approfondire sul caso Raciti: