Al ritorno da Siena in due decidiamo di fermarci a Empoli per assistere il giorno dopo al derby con l'Arezzo. Salutiamo i BOYS al casello dove erano saliti gli Empolesi, per recarci in quella che è ormai la nostra “seconda casa”. La serata la passiamo al Centro Sociale Intifada, luogo in cui spesso e volentieri i Desperados o i Rangers si fanno “ospitare” in occasioni come feste o ricorrenze particolari. Come sempre il trattamento a noi riservato è all'insegna di quella semplicità e naturalezza che ad Empoli è un vero e proprio marchio di fabbrica: niente ristoranti o cose “luccicanti”, ma tante birre, “tubi” e chiacchiere, da Ultras prima e da amici veri poi. Gli argomenti da trattare sono tanti, è appena successo quello che ormai tutti sanno con la Juve, le diffide di Carrara sembra che tornino (come purtroppo accadrà… n.d.r.) e quindi la discussione è sempre viva. Da notare il modo in cui il discorso Juve viene affrontato, poche le domande, come a dire se volete raccontare fate pure, ma visto che si rischiano arresti e diffide… a volte non se ne ha voglia. Si preparano le torce per il giorno dopo e presto ci si sposta in quella che sta diventando la nuova sede dei Desperados. È con grande curiosità e onore che entriamo e visitiamo in ogni sua stanza, quella che già vediamo come uno stupendo punto di ritrovo per i nostri amici Biancoazzurri. Siamo proprio agli inizi dei lavori, solo la zona bar è praticamente completata (le priorità sono priorità…), ma le potenzialità sono altissime. Altra chicca è lo spuntino notturno a base di bruschette, fatte con pane e olio casereccio, un olio con un colore ed odore mai visto: sublime a dir poco!!! La notte diventa una gara ad eliminazione, c'è chi si addormenta e chi continua a raccontarsi storie fino all'alba, costringendo così a fare mattino anche chi ha una moglie e figlio a casa ad aspettare… Ci svegliamo con tutta la calma del mondo e dopo esserci rinfrescati, siamo già pronti per il ritrovo in stazione, dove incontriamo via via tutti gli altri, che non aspettandosi una visita al lunedì sera, ci festeggiano con grande entusiasmo. Il viaggio è rapido e tranquillo, un cambio di treno e in coincidenza con Montevarchi salgono parecchi ragazzi delle Brigate, aumentando così il numero del gruppo. Arrivati ad Arezzo veniamo fatti salire su degli autobus e raggiungiamo lo stadio. Qui ad attenderci c'è il restante della tifoseria empolese e alcuni perugini. Entriamo giusto per l'inizio e notiamo una curva aretina piena, ma poco compatta, visto che da una parte viene esposto uno striscione in ricordo di Emiliano con una falce e martello come firma e dall'altra un “Onore a Di Canio” con tanto di celtica. Gli empolesi cantano e sventolano per tutta la partita, ma c'è chi vorrebbe di più, visto che è derby e che l'Empoli sta facendo un super campionato. Alla fine sarà 1 a 1 in rimonta, con i giocatori Biancoazzurri sotto la curva a salutare e lanciare magliette. Il ritorno, come l'andata, non offre nulla di particolare da segnalare e una volta arrivati ci si saluta perché il giorno dopo si lavora. Altra notte in sede, altra alba fatta: nonostante le forze non ci fossero più, era troppa la voglia di stare insieme per conoscersi ancora di più e scambiarci le nostre esperienze. Levataccia, per alcuni, per altri dritto…, e via di nuovo alla stazione, per quello che doveva essere un tranquillo viaggio di ritorno, ma grazie a ritardi e rotture di locomotrici, è diventata una piccola odissea… cinque ore per intenderci!!! Concludiamo ringraziando ancora per la stupenda accoglienza e per il trattamento ricevuto e per le infinite “storie” che ci siamo tirati… sono cose che non si dimenticano!!! A presto ragazzi!!! EMPOLI E PARMA ALE'!
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