La nostra voce...dopo PARMA-Udinese (PARTITA RINVIATA) PDF Stampa E-mail
Mercoledì 25 Febbraio 2015 09:50

Domenica anche se non si è giocato, i tifosi del Parma erano li, a gridare il loro dissenso rispetto ad una situazione paradossale, nella quale i colpevoli non hanno ancora trovato la giusta punizione (se mai la troveranno). Quello che è certo è che NOI, i tifosi, stiamo pagando e pagheremo ancora.

 

 

Noi non siamo di primo pelo, veniamo dal crack Parmalat, da una città in cui tutte le società sportive stanno lentamente scomparendo, dove regna un modo di pensare tale per cui più rubi e più sei furbo. C’è un atteggiamento nei salotti medio borghesi della città di totale indifferenza verso queste porcate: non vedo, non sento, non parlo, silenzio totale. Adesso che stiamo nuotando in un mare di merda, ultimi in classifica, con un monte di debiti che non si riesce a quantificare con certezza, è normale che tutti gridino allo scandalo, quando in realtà il vero scandalo è stato il servilismo dei giornalisti pennivendoli che fino all’ultimo secondo hanno giurato fedeltà a Stanlio e Olio, guardandosi bene dal porre anche solo una minima domanda di traverso durante le conferenze stampa. Siamo stanchi di tutto questo, e ne approfittiamo per far capire al mondo intero chi è veramente il male del calcio, se l’Ultras demonizzato quotidianamente da stampa e TV, o questi squali che lavorano sott’acqua mangiandosi tutto spudoratamente. Deve uscire la verità, subito, e l’unico modo per far si che questo accada è quello di mandare a casa Manenti. Quindi, dopo lavoro, quando si riesce, TUTTI dobbiamo andare a Collecchio a fare pressione, lui se ne deve andare, deve lasciare il Parma e deve farlo alla svelta! Anche se non è il vero colpevole di tutto questo, i responsabili sono altri, ma dobbiamo comunque fermare il carrozzone, chiedere ed ottenere il fallimento e ripartire togliendoci dai piedi tutta questa gente. Adesso, Leonardi e Ghirardi, hanno preso il foglio di VIA DA PARMA, in città queste persone non devono più mettere piede, noi non vogliamo avere più nulla a che fare con loro. La gente di Parma ha risposto presente, alla manifestazione eravamo in mille, e se la pioggia avesse dato tregua saremo stati molti di più. Parma è della sua città, Parma è della sua gente! Se domenica non si giocherà a Genova, l’obbiettivo è quello di andare a Carpenedolo, al paesello, perché a livello nazionale forse non si è ancora capito che persona è il nostro Ghirardi, ed è ora di dare una svegliata a tutti quelli che non si sono accorti di quello che ha fatto e di come ci ha ridotti!!! Domenica 1 marzo se non andiamo a Genova: tutti a Carpenedolo, invadiamo il suo paese e facciamo capire a tutta Italia cosa ci hanno fatto! PARMA SIAMO NOI…SOLO NOI!