Benvenuti all’inferno! Così recita lo striscione del Galatasaray, che campeggia all’ingresso del loro stadio, che serve ad intimorire gli avversari quando scendono a Istanbul. Chi come noi ha avuto l’occasione di esserci stato, sa di cosa si tratta, nel momento migliore della squadra gialloblu crociata, ricordi di fasti gloriosi, di una squadra rispettata e temuta in tutta Europa.

Oggi, in questo momento negativo, dove si contano 8 sconfitte e solo tre punti all’attivo, dove va storto, dove la serie B sembra sempre più vicina, ci chiediamo cosa si possa fare per invertire la rotta e per lo meno provare ad uscire da questa situazione disperata. Le scuse sono finite, le attenuanti pure, come la pazienza della stragrande maggioranza dei tifosi, letteralmente presi in giro, attraverso una serie di circostanze tutte sfavorevoli, che ci hanno fatto piombare nel buio più assoluto! Vergogna è la parola più giusta, quella più scontata, e ci rivolgiamo a chi ha voluto indebolire la squadra senza trovare valide alternative, sostituendo uomini e calciatori veri, con bambolotti privi di palle, con scarsi mezzi tecnici (ne abbiamo da vendere…ma nessuno li vuole!). Dopo un’estate in cui società e presidenza non sono riusciti a creare i presupposti di tranquillità e trasparenza che i tifosi meritavano dopo il pasticcio della mancata partecipazione all’Europa League. Un allenatore che forse cercava altre strade, ma che si è ritrovato gioco forza a restare, malgrado anche lui avesse capito che il materiale umano che la società gli aveva proposto non era minimamente paragonabile a quello della stagione precedente. Gli infortuni poi, a ripetizione, tra gli uomini più rappresentativi, non hanno fatto altro che evidenziare lane clamorose che hanno spazzato via tutte le certezze del miracolo appena passato. Ora la situazione è disperata, anche perché non c’è la ben che minima volontà di reazione nella squadra, e ci possiamo aggrappare solo alle dichiarazioni del presidente e di Leonardi, che ci hanno garantito il massimo impegno da qui alla fine, per tentare di compiere un autentico miracolo. Ora ci aspettano due partite di estrema difficoltà, quasi scontate, ma vogliamo vedere una reazione, di quelle rabbiose che ci portino orgoglio e fiducia, perché Parma merita altro! VIVA I BOYS, VIVA IL PARMA!

BOYS PARMA presenti a Torino mercoledì 29 ottobre