Gemellaggi
In anteprima dalla fanzine: PARMA - Sampdoria (BOYS) |
Giovedì 11 Novembre 2010 09:30 |
Un'anteprima tratta dalla nostra fanzine che verrà distribuita in Curva Nord, stasera in occasione della partita Parma-Sampdoria. Il Gruppo ricorda l'amico e compagno di mille avventure: il Como. Analizza il personale "risultato positivo" della trasferta di Napoli (e non certo quello della squadra!). Ciao Como! Abbiamo ancora davanti agli occhi quando solo due settimane fa distribuivi panini in Curva durante la partita con la Roma e ora siamo qua a piangerti. La vita ci ha riservato ancora una volta un destino beffardo, l’ennesima perdita di un amico, compagno di tante trasferte, di serate in sede. Chiunque ha avuto il piacere di conoscerti ti avrà voluto bene e in tanti venerdì, alla notizia della tua prematura scomparsa ha sentito un vuoto dentro, una chiara sensazione d’incredulità, specie dopo averti visto uscire da situazioni difficili. Oggi vogliamo immaginarti in Curva tra noi, pronto a gridare “su le sciarpe”, girovagare da un gradino all’altro, con un occhio particolare verso il portiere, quel ruolo che ti ha sempre affascinato. Vorremmo che la squadra oggi giocasse per te, con quella grinta e quella voglia che tu chiedevi sempre e che fino ad ora non è quasi mai vista. Eravamo stati buoni premonitori di quando avevamo criticato o meglio messo in guardia tutti coloro che avevano preventivato un campionato trionfale, ed i presagi estivi erano abbastanza evidenti, tanto che inizialmente questa stagione aveva molte analogie con quella della retrocessione. Non vogliamo emettere sentenze, anzi, vogliamo vedere quello spirito provinciale, quella modestia e quell’umiltà che solo qualche mese fa ci ha fatto vivere una stagione esaltante. Le motivazioni nel calcio come nella vita sono fondamentali, e se qualcuno non l’avesse capito è ora che cambi registro, perché noi non vogliamo credere che tutto in un attimo, questi giocatori siano diventati scarsi. Ognuno deve guardarsi dentro e tirare fuori l’orgoglio di chi si mette in discussione, partita dopo partita, pallone dopo pallone, perchè solo così si può cambiare rotta e ritornare a respirare un’aria più tranquilla. Noi cerchiamo di fare il massimo per essere il più vicino possibile alla squadra, ma è chiaro che anche noi pretendiamo rispetto, come i 40 ragazzi che hanno sfidato tutto e tutti andando a Napoli, ospiti indesiderati, e ripagati con una prestazione alquanto discutibile. Andare allo stadio per noi significa gioia, voglia di tifare per il Parma, rappresentare una città e soprattutto dimostrare a tutti chi sono i Boys Parma. Di questi tempi è difficile essere ultras e la trasferta vietata ai tifosi doriani ne è l’esempio lampante, la classica strategia di chi con il calcio non c’entra niente, di colui e coloro che hanno il solo scopo di infangare il mondo ultras, avvalendosi di un potere datogli da una società democratica, fatta di gente libera, che vede domenica dopo domenica, calpestare la propria dignità di libero cittadino. Stasera deve essere una festa, alla faccia di chi stà facendo di tutto perché il calcio non sia lo sport più bello del mondo, di chi non ci conosce e ci combatte reprimendoci con ogni mezzo. Stasera sarà particolare, lo dobbiamo a chi non c’è più e a tutti coloro che credono ai valori ultras come stile di vita, perché ci sentiamo da sempre la parte più viva del calcio! Viva i Boys Viva il Parma!
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