Vagone n°5 PDF Stampa E-mail
Domenica 25 Maggio 2014 10:09

24 Maggio 1999 Stazione di Piacenza:ormai è sera. Il cielo ha preso il colore di un sogno infranto. Occhi vuoti, anime dissolte in lacrime di spine e rabbia.

 

 

Tutti questi volti trasfigurati in quel triplice fischio,

piombato come un mantra nelle nostre teste:

“La Salernitana è retrocessa in B”.

L’esito che non avremmo mai voluto immaginare si materializza: triste realtà.

Ora son le 8, è tempo di partire per Salerno: ammassati in questo vagone,

100, 1000 o forse più, a togliersi un fazzoletto d’aria a vicenda.

Quest’aria: vomito di erba e alcool ci conduce in questo viaggio infernale.

Si arriva a Bologna e il treno si ferma:

la violenza scende dal vagone, per poi risalire.

A Campo Marte, Firenze, la storia si ripete:

quando finirà tutto ciò?

Quel sogno dell’andata ha lasciato spazio a questo viaggio:

una corsa intervallata da attimi di delirio contro il raziocinio.

Una via crucis fatta di stazioni di follia.

La notte più lunga della mia vita, non so come: è passata.

Son le 4, a Roma Tiburtina si cerca di scendere e scappare:

scontri con la polizia,

si ritorna in questa atroce giostra.

Ormai ciò che mi succede intorno, sembra non avere più peso.

Anestetizzato dal dolore mi addormento di nuovo, mi risveglio a Nocera Inferiore.

Eccolo il Tunnel di Santa Lucia, penso “ormai l’incubo è finito”.

Ciò che successe lì dentro è una linea sottile che determina la vita e la morte.

Ciò che successe lì dentro è un ingorgo di lamiere e fuoco, sospeso nel tempo.

Con una frase potrei cambiare il corso degli eventi:

“Io c’ero quel 24 Maggio 1999, al Garilli di Piacenza, la Salernitana conquistò la

Salvezza in A”.

Ma questa è una bugia.

Potrei dirvi che la vita continua a scorrere.

Questa è un’altra bugia.

Ora mi trovo qui, 24 Maggio 2013, seduto alla stazione di Salerno.

Ogni 24 maggio di ogni anno mi siedo qui alla stazione di Salerno;

guardo l’orologio, mi alzo e cammino, avanti e indietro, nell’attesa.

In attesa di cosa?

Nell’attesa che il tempo torni a scorrere: secondo per secondo, minuto per minuto,

ora per ora, giorno per giorno, anno per anno.

Nell’attesa che il Vagone N° 5  ritorni con: Simone Vitale, Ciro Alfieri, Vincenzo Lioi e

Giuseppe Diodato.

Solo allora l’attesa sarà terminata e si concluderà questo lungo viaggio di ritorno.

Gian Luca Sapere.

[FONTE: Sport People]