Atalanta-PARMA (16-02-2014): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Domenica 16 Febbraio 2014 21:43

Atalanta-PARMA (0-4)

Giornata bigia quella di oggi che vede imbarcarci, a più riprese, sul pullman che ci condurrà a Bergamo; “a più riprese” perché la modalità di viaggio e raggruppamento scelta è quella del “porta a porta” ovvero tre tappe (Pontetaro, Fidenza, Busseto) lungo la strada che, attraversando la provincia, conduce verso nord in direzione Brescia/Bergamo. Partenza da Parma e si è subito fermi per raccogliere i primi membri del Gruppo fuori città e il clima festoso aumenterà con le successive due soste, poi lungo l’autostrada il viaggio diventa quello “canonico”; sul mezzo in movimento la giovialità è dilagante tra cori, mani battute ovunque, birre, chiacchiere e quant’altro. Facciamo una sosta all’autogrill di Brescia Sud, ma prima di entrare ci fermiamo qualche minuto davanti alla lapide di Andrea Toninelli (tifoso bresciano tragicamente scomparso al ritorno dalla trasferta di Livorno (semifinale playoff) lo scorso anno) e lasciamo due sciarpe in vicinanza della stessa.

 

Il viaggio continua e la nuova canzone “Non ti lascerò, sempre al fianco tuo sarò!” è quella che spopola per la maggiore. Un’ultimissima tappa prima del casello di Bergamo ci permette di raccogliere il manipolo di milanesi sul mezzo, ora la nostra forma è completa. Al casello di Bergamo veniamo incanalati, dalle forze dell’ordine, in un cordone assieme al pullman del coordinamento e qualche altro veicolo e condotti fin dentro al settore ospiti, uno spostamento che si rivela del tutto tranquillo. Entriamo nel settore con abbastanza anticipo, ai tornelli non ci sono problemi, nel filtraggio successivo tutto il nostro materiale viene fatto entrare, problemi solo con i rotoli di scotch, le bandierine e le aste lunghe per i bandieroni. Dopo un po’ di minuti di discussione con una funzionaria locale le bandierine e gli scotch ottengono il “libero accesso”, mentre niente da fare per le aste lunghe (potenzialmente pericolose (?!); lo stadio è ancora quasi totalmente vuoto, notiamo solo, nel settore alla nostra destra, i ragazzi dei Forever Atalanta che attaccano i loro striscioni e successivamente la scena si ripeterà nella Curva Nord. Dal canto nostro attnacchiamo subito lo storico striscione Boys ed ai lati i vari stendardi, occupando tutta la parte centrale del settore, più in basso presenti anche quelli del Coordinamento e dei Danè. Durante il prepartita scaldiamo la nostra voce (come si faceva una volta) nonostante il volume alto della musica, anche per catalizzare al meglio l’energia che abbiamo in corpo, che, data la vicinanza con il settore nerazzurro, comincia già ad uscire. Inizia la partita e l’aria si satura subito dell’odore acre di una torcia mentre il coro per Matteo si leva alto e poi cominciamo ad incitare gli undici in campo, perché ci regalino una vittoria, inoltre ricordiamo immediatamente anche i nostri diffidati, che non sono qui a godersi la trasferta come il loro essere ultras sarebbe. Cori secchi e battimani fino al primo gol di Molinaro che ci mette sulla buona strada e poi è la nuova canzone a farla da padrone mentre ci trascina in un turbine di entusiasmo. La partita scorre combattuta ma le porte rimangono inviolate fino allo scadere del primo tempo. Gli atalantini hanno appeso uno striscione, nella parte superiore della Nord, in ricordo di Chicco ed Ale, rispettivamente ex giocatore dell'Atalanta (a cui è dedicata la Curva Nord) e la sua morosa, che persero la vita diciassette anni fa in un incidente; il loro tifo è buono, sventolano bandieroni ed accendono spesso torce e fumogeni. Alla nostra destra i Forever Atalanta fanno gruppo al centro del settore, sventolano i bandieroni, cantano e si colorano con le bandierine nerazzurre (successivamente srotoleranno uno striscione con scritto UNTIL THE END). Inizia il secondo tempo, ci ricompattiamo e riprendiamo a cantare, seguono ancora alcuni sfottò contro la Dea ed i suoi tifosi, per poi tornare a spronare i crociati.  Al 73’ è un autogol dell’ex gialloblu Benalouane a portarci ancor più in vantaggio e subito dopo è Cassano a siglare il terzo gol. Siamo più che entusiasti ed esprimiamo la nostra gioia saltando e cantando creando una bolgia nello spazio che occupiamo. La partita volge al termine, ma prima del triplice fischio è un penetrante Schelotto (a cui il pubblico bergamasco ha riservato cori ed urla di sdegno durante tutto l’arco della partita, fin dal suo riscaldamento) in scivolata a insaccare la porta per il 4-0 e la partita si archivia con la nostra vittoria, lasciando un boccone molto amaro, da inghiottire, ai nostri avversari. Alcuni giocatori vengono a festeggiare a bordo campo lanciando parti della divisa da gioco ricevendo i plausi del popolo crociato. Ci ricomponiamo, ripieghiamo striscione, stendardi e bandierine preparandoci all’uscita, la cui attesa non sarà troppo lunga, ed una volta nel parcheggio risaliamo sul pullman per tornare a casa, il tragitto fino al casello si rivela di nuovo tranquillo e poi, immersi nella solita goliardia, facciamo rotta verso Parma, sudati e felici per quest’altra giornata di stadio vissuta assieme. BOYS PARMA 1977