Nessun incidente nell’atteso derby di Prima Divisione Lucchese-Pisa, finito 1-1. A preoccupare le forze dell’ordine era l’arrivo degli ultras pisani sprovvisti di tessera del tifoso che, quindi, non sarebbero potuti entrare allo stadio. Loro a Lucca volevano esserci comunque, anche solo per intonare qualche coro da fuori. E così è stato. Tutto è cominciato qualche giorno fa. Fuori dall’Arena Garibaldi è stato appeso uno striscione che annunciava: “Tutti a Lucca senza tessera”. I pisani, così, hanno portato avanti la protesta degli ultras italiani contro la tessera del tifoso. Chi ne è sprovvisto non può accedere ai settori ospiti. I ribelli stanno aggirando la norma comprando biglietti per gli altri settori mischiandosi così ai tifosi locali. Non sempre, però, è possibile, a causa delle restrizioni nelle partite più a rischio, come appunto, questo derby. Per gli ospiti non tesserati, dunque, vedere il derby era impossibile. Gli ultras del Pisa, però, non sono rimasti a casa. E così Lucca è stata invasa da un corteo rumoroso e colorato di motorini. Le due città sono vicine e non è la prima volta che i tifosi si sono mossi in scooter per la trasferta. I circa duecento nerazzurri sono stati sistemati in zona Macelli, fuori dalle mura che circondano la città. I pochi provvisti di tessera sono stati accompagnati fino allo stadio Porta Elisa, dove si sono aggiunti agli altri tifosi intanto arrivati con auto e tre pullman. Agli ultras non tesserati è stato concesso un corteo, a partita iniziata, lungo la circonvallazione fino allo stadio. Si sono fermati all’esterno del settore ospiti e hanno intonato i loro cori. Dopo dieci minuti del secondo tempo le forze dell’ordine li hanno scortati fino a Pisa. Si sono persi, così, il boato della curva est quando il Pisa, al 92?, ha segnato il gol del pareggio. Tutto è filato liscio, grazie al servizio d’ordine dei 200 poliziotti e alla maturità dimostrata dagli ultras del Pisa. L’unica nota stonata è stato l’arresto di sei tifosi della Lucchese, tra i 18 e i 24 anni, trovati in possesso di grossi petardi che avrebbero voluto utilizzare, probabilmente, per creare disordini.
tratto da www.ecodellosport.it
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