Viterbese, gol dedicato all'ultras morto Fapperdue: «Questo è per Giosuel» PDF Stampa E-mail
Giovedì 23 Gennaio 2014 10:16

Un volo in cielo per ricordare un amico che non c’è più. Il difensore centrale della Viterbese Fabio Fapperdue ha segnato contro la Caninese la sua prima rete stagionale in campionato e ha voluto ricordare il compianto tifoso gialloblù Giosuel Esposito, morto a soli 20 anni lo scorso 23 maggio a causa di un incidente stradale avvenuto sulla Cassia Sud.

 

 

Giosuel era un grandissimo tifoso della Viterbese e frequentatore della Curva Nord dello stadio Enrico Rocchi. Dopo il colpo di testa vincente contro la Caninese Fapperdue, idolo e uno dei giocatori simbolo per la tifoseria di via della Palazzina, non ci ha pensato due volte tirandosi sopra la testa la propria maglia da gioco, per mostrare a tutti la t-shirt con l’immagine del viso del tifoso gialloblù scomparso. «Giosuel per me era un amico e la sua morte mi ha sconvolto – racconta le proprie emozioni il difensore nato e cresciuto a Viterbo – ricordo che in quel periodo stavamo disputando i play-off e lui, insieme agli altri tifosi della curva, era uno dei promotori della raccolta fondi per noi giocatori. L’omaggio che gli ho dedicato domenica – spiega Fapperdue – era il minimo che potessi fare per onorare la sua memoria».
Dopo quel gesto il difensore della Viterbese è stato ammonito dall’arbitro, ma questa volta l’ammonizione è stata ben digerita. «Il regolamento parla chiaro e accetto la decisione del direttore di gara, anche se il mister Claudio Solimina si è un po’ arrabbiato – rivela lo stopper della Viterbese – la maglia con il viso di Giosuel me l’hanno donata i tifosi della curva e la indosso ogni volta che scendo in campo».
Purtroppo quest’anno, Fapperdue ancora non aveva avuto l’occasione di esultare per una rete e rendere omaggio al suo amico che non c’è più. «L’appuntamento con il gol nello scorso campionato per me era fisso. Quest’anno non riuscivo a segnare e questa cosa mi stava innervosendo un po’. Non per un fatto personale, ma proprio perché volevo ricordare un amico che non c’è più fisicamente, ma che ogni domenica e lì in curva a cantare con i tifosi».

[FONTE: Il Messaggero]