30/11/2002 – 30/11/2013 Massimo eterno guerriero PDF Stampa E-mail
Giovedì 19 Dicembre 2013 16:51

“Una domenica degli anni novanta, sotto la Est, presto, molto prima dell’inizio della partita, arriva un pullman di una tifoseria ospite; pochi noi, impreparati, un manipolo di ragazzini. Un uomo solo, un guerriero, a difendere la sua città. Altre gesta meritevoli di rispetto prima e dopo, ma quella domenica…”.

 

 

Passano gli anni e gli occhi del ragazzino che si illuminano, lasciano segni indelebili che non vanno via. 
Massimo era un soggetto metropolitano, era uno che con Teramo c’entrava poco e niente, uno spirito libero, un uomo vero, uno che, in questa “strana” città, piena di gente che sa sempre cosà è giusto e cosa no, era se stesso sempre, nel modo più vero, più sincero possibile. Non era una cartina da tornasole Massimo, era semplicemente così, in grado di tirarti fuori un sorriso nelle situazioni più assurde, ed essere così profondo in alcuni ragionamenti da lasciarti senza fiato. Forte senso dell’amicizia e dell’appartenenza, sempre presente, sempre in prima linea, per Teramo, per la sua terra, perché per quanto fosse diverso da chi lo circondava, Massimo sapeva bene di essere figlio di questa terra. Un figlio speciale, un figlio vero, pronto a battersi per essa. Un ULTRAS, un GUERRIERO.

[FONTE: Contraccolpo]