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Fiorentina-Parma (30-09-2013): Resoconto più foto del Gruppo |
Lunedì 07 Ottobre 2013 09:03 |
Lunedì 30 settembre il Parma era impegnato nel posticipo a Firenze, e come sempre, biglietti alla mano siamo partiti alla volta del capoluogo viola. Siamo in buon numero, e il viaggio trascorre tranquillo, eccezion fatta per il traffico che all’altezza di Bologna è sempre lento.
Giunti nei paraggi dell’impianto sportivo, ecco che ci avviciniamo al settore ospiti, come l’anno scorso. Infatti, durante la stagione passata eravamo entrati con successo nel settore ospiti senza riscontrare problema alcuno. In 3/4 proviamo ad entrare, gli steward ci dicono che senza tessera non si entra, ci dirigiamo pertanto verso la Ferrovia (come due anni fa), settore popolato da tifosi viola. Per noi non c’è problema, l’abbiamo già fatto e lo avremmo fatto anche lunedì sera, d’altronde trent’anni fa non esistevano i settori ospiti. Arrivati ai tornelli, un individuo sospetto ci avvicina, ed inizia a porre qualche domanda strana del tipo: “Andate in Ferrovia? Ma tanto non c’è rivalità tra voi e loro”. Ecco che iniziamo a capire come la situazione sarebbe andata sviluppandosi. Passiamo i controlli, ma il tornello da "X", i nostri biglietti sono bloccati! Ci vediamo invitati a fare “dietrofront” poiché senza tessera, e a “tornarcene a casa”, proprio come quei cori che allo stadio ora va di moda etichettare come razzisti. Non possiamo far altro che girare i tacchi e fermarci al bar per uno spuntino, e poi partire alla volta di Parma. I l viaggio di ritorno scorre tranquillo, certo che se fossimo stati allo stadio, invece che all’autogrill, quel 2 a 2 al novantesimo avrebbe avuto tutto un altro sapore, ma è stato d’effetto anche urlare all’ombra di una stazione di benzina, dove il benzinaio attonito si chiedeva se stessimo bene. Per chi poi, una volta giunto a casa, avesse avuto il cuore di guardare qualche programma televisivo (uno di quelli nuovi appena cominciati per capirci) sulla rete che ora fa concorrenza a sky, avrebbe potuto assistere ad un’ interessante dibattito circa la repressione allo stadio, presieduto nientemeno che da Melissa Satta, celeberrima esperta di tifo e anche di pallone, la quale dichiarava la legittimità della chiusura delle curve se si sentono cori razzisti, difendendo il sistema in generale. Ebbene, dopo quello che vediamo domenica dopo domenica, sappiamo bene che razzista non è chi grida sfottò agli avversari, ma chi vieta le trasferte per partito preso, senza motivazioni oggettive, trasformando il pallone da sport del popolo a sport dei tesserati. Sempre sperando in un futuro migliore, noi non molliamo. BOYS PARMA 1977! CURVA NORD MATTEO BAGNARESI!
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