Intervista ai Boys sez. Collecchio (tratta dalla fanzine n°7, anno 3 del 4 Dicembre 1994) PDF Stampa E-mail
Mercoledì 29 Maggio 2013 15:09

Un'altra intervista recuperata da una fanzine del passato, rivolta ai Boys sez. Collecchio.

Buona lettura!

 

 

BOYS COLLECCHIO

 

Tratto dalla fanzine n°7, anno 3

4 Dicembre 1994


La sezione collecchiese dei Boys nasce nell’estate 1992, in contemporanea con l’ingresso del Parma AC in Europa. Alcuni di questi ragazzi seguivano già da anni le sorti dei crociati, come amano definire i giocatori che indossano la casacca della loro squadra del cuore. E’, però, con gli ultimi successi che un giovane del paese, assieme ad amici, decide di dar vita ad un gruppo organizzato, prendendo i primi contatti con il direttivo dei Boys Parma Curva Nord 1977. Per la verità gli inizi non sono dei più felici. I Boys Collecchio sono in pochi sempre presenti al Tardini, mentre in trasferta non si notano, fatta eccezione per qualcuno. Con il trascorrere del tempo, le cose stanno migliorando, anche grazie all’assiduo impegno del fondatore del gruppo, e la sezione adesso si sta segnalando come una delle più vivaci e promettenti. Il gruppo collecchiese è composto da ragazzi d’età compresa tra i sedici ed i ventitré anni, ma ci sono tanti simpatizzanti, sia più giovani che più anziani, che condividono la loro mentalità ultras e che, di volta in volta, vi si aggregano.


-         Com’è organizzata la vostra sezione?

“Abbiamo un nostro tesseramento interno, simbolico, il cui ricavato è servito per realizzare due striscioni e che speriamo, in futuro ci permetta di colorare ancor di più la nostra Curva Nord”.


-         Il vostro rapporto con gli altri tifosi di Collecchio?

“In paese esiste anche un Parma Club affiliato al Centro di coordinamento. Con i suoi rappresentanti e tesserati i rapporti sono buoni. Anche perché Collecchio sportiva è divisa in due. Ci sono i tifosi del Parma e squallidi personaggi che, invece, predicano una fede esclusivamente anti-Parma. Sotto questo profilo, comunque, si avvertono dei miglioramenti. In giro, in paese, sono finalmente sempre meno gli animali che vestono con sciarpe e magliette che non sono gialloblu crociate”.


-         Avete una sede?

“No, una sede vera e propria non l’abbiamo. Spesso ci si incontra in un bar comune a tutti (parecchi di noi hanno compagnie diverse) per discutere insieme e proporre qualche iniziativa”.


-         Un bilancio della vostra attività?

“Sino ad oggi ci riteniamo soddisfatti del nostro operato. Perché? Semplice, sempre più giovani e giovanissimi si avvicinano al gruppo e alla Curva. Poi, per quanto riguarda le trasferte, siamo cresciuti tantissimo. Sono due grossi traguardi, anche se la voglia di far meglio continua a sostenerci.


-         Programmi futuri?

“Per ora speriamo di proseguire su questa strada, con l’auspicio di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone che come noi siano orgogliose di essere parmigiane e di essere tifosi crociati. Perché ‘noi abbiamo una bandiera tutta bianca con la croce nera’ ed è questo il vessillo di cui siamo innamorati, al di là delle mode che vanno e vengono”.