18/4/1994 - 18/4/2013 "Quanto tempo che è passato.." Teschio vive PDF Stampa E-mail
Lunedì 29 Aprile 2013 19:45

Dal sito “Contraccolpo.net”  articolo tratto da “Non c’è fede senza lotta” n° 15..

 

Diciannove anni fa ci lasciava Teschione: era il 18/4/94 ed il giorno prima, lui, insieme ad una città intera, aveva festeggiato il ritorno in serie C del Diavolo. Il Teramo, dopo una cavalcata trionfale, aveva messo l’ipoteca sulla vittoria del campionato con un prepotente 4-0 sull’Ostia Mare nel catino del glorioso Comunale. Altro calcio, altri profumi, altre emozioni, altri tempi. Teschione, a quei tempi ed in particolare in quell’anno entusiasmante, aveva contribuito a far crescere la Curva Est dal punto di vista coreografico. Il suo occhio, attento anche a realtà diverse dalla nostra, avevano contribuito a far si che la Est fosse continuamente colorata, accrescendo, insieme agli altri ragazzi che lo circondavano, la consapevolezza della necessità di dare sempre una maggiore organizzazione al tifo. 
Oggi siamo qui: quelli che con Teschione hanno condiviso qualcosa, quelli che hanno condiviso tanto. Quelli che di Teschione hanno solo il ricordo di bambini che fissavano esempi della Est sentendosi già parte di quella stessa storia e ci sono anche quelli che di Teschione hanno esclusivamente una, due immagini nella testa di un sorriso spontaneo e sincero ma nulla di più, perché quando Teschione calcava la Est non erano ancora nati. Eppure, siamo tutti qua, con la stessa intensità e la stessa volontà di ricordare chi ha dato tanto alla nostra Est, di chi, in tempi diversi da quelli odierni, ha portato nel cuore la nostra stessa passione, compiuto i nostri stessi gesti e, soprattutto, ha dimostrato profondo amore per i nostri colori e per la nostra terra.
Oggi, che i suoi spettacoli coreografici sono solo un lontano ricordo, per colpa di un sistema che affida alla discrezionalità di uno sbirro la passione della gente, noi non ci stiamo a svendere il nostro modo di essere e siamo sicuri che Teschione avrebbe capito, appoggiando la nostra scelta di continuare a combattere a difesa del nostro mondo.
E allora facciamo comunque in modo, con i nostri pochi mezzi a disposizione, che tale ricordo venga comunque onorato. 
Mani e voci per Giambruno Pucci!
Perché il nostro ricordo, più forte del tempo, è più forte anche di questa infame repressione.
ONORIAMO TESCHIONE!

[FONTE: Contraccolpo]