Inter - PARMA (21-04-2013): Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Lunedì 29 Aprile 2013 20:20

Inter-PARMA (1-0)

Domenica 21 aprile 2013 in Parma è impegnato nella terz’ultima trasferta stagionale a San Siro contro l’Inter nell’anticipo delle 12 e 30.

 

 

 

Inutile rimarcare come l’orario sia demenziale, i nostri potenti del calcio vogliono copiare gli inglesi e il loro modello del cazzo senza sapere nulla a riguardo di come funziona. Il risultato è che oltre a non vendere il prodotto televisivo negli altri stati si fa si che la partita venga seguita poco anche in Italia. Partiamo di buon ora, per evitare imprevisti dell’ultimo minuto e mezz’ora prima della gara siamo nel parcheggio del settore ospiti. Siamo una ventina di BOYS.  Tutti abbiamo con noi il biglietto del TERZO ANELLO ROSSO acquistato regolarmente sfruttando ancora una volta le falle del sistema, alcuni di noi addirittura lo stesso giorno della gara. A Milano se ne fregano della tessera del tifoso, la x verde del tornello ci da il via libera e così entriamo nel settore ospiti con il biglietto del terzo anello rosso e il documento in mano. Di tessera e stronzate varie oggi non sentiamo neanche parlare, così come era avvenuto nella partita contro il Milan disputata a San Siro il 15 febbraio. Entrati oltre alle pezze ULTRAS LIBERI, DIFFIDATI BOYS E CURVA NORD MATTEO BAGNARESI appendiamo anche FORNOVO OVUNQUE e GF OVUNQUE. In totale con i Dane e il Coordinamento saremo un centinaio, numeri che rimangono in linea con il trend stagionale. A Parma c’è sempre più gente che fischia e che pretende senza dare nulla in cambio, a alla fine le facce che vanno in trasferta sono più o meno sempre le stesse. Vediamo che si sta perdendo piano piano l’amore verso una squadra che rappresenta la nostra città; e pensare che nella prossima stagione (la 2013-2014) festeggeremo il centenario del Parma Calcio, un traguardo storico e fondamentale. Vediamo che nessuno muove più il culo per andare in trasferta, e questo discorso non riguarda la tessera del tifoso o meno. Vediamo che nelle partite casalinghe al Tardini in tanti, soprattutto i più giovani, arrivano allo stadio senza la sciarpa al collo, vestiti da fighetti per il giro in centro nel tardo pomeriggio. Si sta perdendo la nostra tradizione, il nostro modo di essere! Basta rivedere le foto degli anni passati per vedere come eravamo, con sciarpate da pelle d’oca  e sbandierate da ufo che coloravano la Nord e gli altri stadi di tutta Italia ogni domenica! Nonostante il numero noi cantiamo comunque, al di la di tutto e di tutti. Cantiamo perché siamo gli ultras e i tifosi del Parma, quelli che seguono la squadra “macinando chilometri e superando gli ostacoli” come diceva la vecchia canzone. Perché essere ultras e tifosi crociati si dimostra domenica dopo domenica, pioggia neve o tempesta, girando gli stadi da protagonisti e non scrivendo cazzate su face book o internet; lo si dimostra essendoci sempre anche nelle partite con il Chievo e il Pescara non solo con il Milan, l’Inter o la Juve. Solo così si dimostra il proprio attaccamento al Parma, a Parma ai Boys e alla Curva Nord Matteo Bagnaresi! Cantiamo anche per quei ragazzi che ogni domenica firmano in questura quando il Parma gioca e che non possono essere qui con noi ma che sappiamo che anche oggi sarebbero stati al nostro fianco per questa trasferta. Purtroppo dopo la gara casalinga contro il Toro tre ragazzi del Gruppo hanno subito una ingiusta diffida. Forza ragazzi non mollate! Usciamo da San Siro sconfitti ancora una volta, in questa circostanza il punteggio si rivela basso (1 a 0 per i neroazzurri) rispetto ad altre circostanze. Ma ancora una volta abbiamo resuscitato i morti, in questa gara se ci avessimo messo la grinta e la determinazione che la squadra di mister Donadoni ha messo nel girone d’andata oggi non saremmo stati sconfitti. Mancano pochi punti per la matematica salvezza, vediamo di farli alla svelta. San Siro si presenta deserto, il tabellino segna 40 mila persone ma la realtà dei fatti è che allo stadio saranno presenti si e no 25 mila persone. Questo a dimostrazione di come il calcio italiano venga gestito malamente da chi lo governa.  Anche la Nord è veramente deserta, con un cioppo ben visibile dietro agli striscioni dei Boys San e dei Viking e con piccoli altri cioppetti dietro agli altri striscioni dei gruppi.  Accolgono le squadre in campo con il lungo striscione: VISTO CHE LA SITUAZIONE E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI CI SORGONO SPONTANEI E LEGITTIMI DUBBI: MA ALMENO UNA BOZZA DI STO PROGETTO L’AVETE BUTTATA GIU’? IN TUTTO QUESTO IL SIG. BRANCA E’ ESENTE DA COLPE? Il loro tifo, a differenza di altre volte in cui la curva è piena, non è male. I presenti cantano tutti dimostrando ancora una volta che quantità non è sinonimo di qualità. Colorano la loro curva con tanti bandieroni sventolati costantemente per tutta la gara e accendono anche qualche fumogeno.

LA FEDE NON SI DIFFIDA!