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Hellas Verona – Lanerossi Vicenza: l’ennesima farsa chiamata tessera del tifoso |
Martedì 19 Febbraio 2013 09:16 |
Comunicato dei "No TdT" Vicenza in merito alla trasferta a Verona per il tanto atteso derby..
Potremmo scrivere pagine e pagine di aneddoti, aspettative, ricordi amari e gioie incredibili legati alle pagine di storia che questa partita unica, IL NOSTRO DERBY, ci ha regalato, ma oggi siamo purtroppo testimoni della triste era chiamata “tessera del tifoso”. Noi, che da sempre abbiamo boicottato in maniera netta l’abominio rappresentato dalla Tessera e dall.art 9 del decreto Amato, non riusciamo neanche più a stupirci di nulla. In questi anni di lotta abbiamo deciso di non piegarci, di non sottoscrivere la tessera, di non restare seduti sul divano ad arricchire il mondo delle televisioni, continuando piuttosto a girare l’Italia al seguito del LANEROSSI, ove possibile, ma anche se impossibile: SENZA TESSERA! Ci siamo trovati di fronte alle situazioni più disparate in questi tempi: entrare con biglietto acquistato il giorno della partita sul posto, entrare nel settore ospiti con biglietti comprati in altri settori, persino rimanere fuori con biglietto regolare in mano, addirittura pagato fior di quattrini! Le situazioni più diverse non ci hanno mai sorpreso, la verità è che in Italia il potere decisionale delle questure ha raggiunto dei livelli inimmaginabili... Si è toccato il fondo da un pezzo e crediamo che le presenze negli stadi italiani lo testimonino ampiamente! Nonostante ciò, crediamo valga la pena raccontare a TUTTI come funzionino le cose e come si siano svolti i fatti nella settimana antecedente il derby ed il giorno della partita stessa. Dopo esserci presentati al DERBY dell’anno scorso in un centinaio senza tessera con regolare biglietto per i più svariati settori del Bentegodi (forse fra le prime tifoserie italiane in “questi numeri”) ed essere stati fatti entrare con un ritardo di mezz’ora rispetto ai tifosi virtuosi, ossia i possessori della tessera, anche quest’anno, tosti, ci siamo dedicati all’opera di reperimento biglietti in settimana. Accade così, che, senza particolari problemi, oltre un centinaio di non tesserati riesce ad acquistare il biglietto per i settori più disparati dello stadio. Per la prima volta però succede che proprio i tifosi “virtuosi”, possessori di tessera, incorrano in difficoltà enormi per l’acquisizione del tagliando. Capita che, casualmente, il sistema si inceppi, l’emissione dei tagliandi sia bloccata dal sistema questura online, e non si riconosca la possibilità di acquisto, seppur con tessera, a tanti tifosi che in settimana sono stati costretti a perder tempo con viaggi a vuoto. Le notizie più difformi si susseguono: chi dice ai tesserati di non recarsi a Verona senza tagliandi, chi dice che a Verona avrebbero fatto il biglietto agli ospiti che non erano riusciti a farlo in settimana, chi dice che il possesso della ricevuta di emissione tessera non permette (si badi, solo a Verona!) l’acquisto del biglietto, bensì ci voglia la tessera fisica. E così via... Avanti Signori!!! In perfetto stile italico si va avanti a promuover confusione, disinformazione, acredine ed ignoranza. Ma come?! La tessera non doveva creare vie preferenziali per l’acquisto dei biglietti?! Non doveva agevolare le operazioni?! Com’è possibile che in questo caso l’acquisto sia stato molto più agevole per noi che per i possessori di tessera del tifoso? Il giorno del DERBY succede dunque di tutto in merito alla questione biglietti. Succede che a molti tifosi tesserati venga concesso il giorno della partita di comprare il tagliando per il settore ospiti. Succede che oltre un centinaio di ragazzi, con tagliando in mano pagato dai 18 ai 25 euro (per un giro complessivo di denaro pari a circa 2000 euro!!), vengano tenuti fuori dallo stadio dallo stato italiano per non essere sottoscrittori di una incostituzionale carta di fidelizzazione. Succede addirittura che qualche singolo (vicentino) riesca a staccarsi dai pressanti controlli delle forze dell’ordine del piazzale ospiti e riesca facilmente ad entrare, seppur privo di tessera, nei settori più disparati dello stadio: dalla tribuna ovest alla tribuna est, e persino in curva sud, miscelandosi senza alcun problema alla tifoseria locale… Pensiamo che non servano altre parole per descrivere l’ennesima buffonata rappresentata dalla gestione dell’ordine pubblico per quanto riguarda gli stadi italiani e per quanto riguarda la pagliacciata rappresentata dalla tessera del tifoso: questo strumento proprio NON FUNZIONA! A noi resta l’amarezza per non riuscire, come fino a pochi anni fa, a gioire, in migliaia, al NOSTRO POSTO, all’interno dello stadio, per la vittoria del LANE, nella partita più importante della stagione. Purtroppo è tutto maledettamente normale, poiché, come sappiamo, attorno ad uno stadio si perdono i diritti più elementari garantiti dalla nostra costituzione. Fra botte ricevute, diffide mirate, minacce, restrizioni, controlli, e quant'altro un NON libero cittadino debba subire, l’intento di questo comunicato è far aprire gli occhi a tutti i cittadini, ai tifosi meno scafati, ai più ingenui, che hanno creduto alla TDT: un progetto fasullo, liberticida, discriminatorio. Nostro intento è e sarà quello di parlare a tutti e convincere i tifosi che la tessera va disdetta, cosa che in diversi hanno già fatto e ci auguriamo in molti continuino a fare! Per l’ennesima volta ci chiediamo quando le società alzeranno SUL SERIO E FINALMENTE la voce contro questa dittatura tutta italiana, contro questo diktat loro imposto da una semplice circolare ministeriale. Ci chiediamo quando questo accadrà, considerando che stanno depauperando il loro principale tesoro: stanno perdendo noi, garanti di una passione senza tempo, romantici guerrieri, inarrivabili poeti. Per quanto scritto sopra e per tantissimi altri motivi più volte esposti, diciamo per l’ennesima volta:
NO TDT VICENZA “Chi baratta la propria libertà per un briciolo di sicurezza merita di perderle entrambe” [FONTE: Sport People]
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