Pubblichiamo una lettera tratta dal sito varesenews.it in data 6 Settembre, a proposito della partita Varese-Empoli.
Prime conseguenze della Tessera del tifoso
Ieri allo stadio di Varese è successa questa cosa: a meno di mezz’ora dall’inizio della partita una cinquantina di ultras dell’Empoli è entrata nel settore Distinti. Ci sono arrivati come “tifosi sparsi”, non organizzati. Mentre la curva destinata agli ospiti e il parcheggio annesso erano vuoti. Questo è successo perché i tifosi che non fanno la Tessera del tifoso non possono acquistare, per le trasfserte, i biglietti dei settori riservati agli ospiti. Possono però benissimo comprare biglietti di qualsiasi altro settore. È ciò che hanno fatto i tifosi dell’Empoli. Non è accaduto assolutamente nulla. Qualcuno, nel settore, si è spaventato e si è spostato. Tutto lì. Anche se la tifoseria dell’Empoli è una tifoseria da sempre di sinistra e lo stadio del Varese è dominato da una componente ultras di destra fascista. Basti pensare che il gruppo egemone si chiama “Blood Honour”. La stessa cosa è accaduta in altri stadi d’Italia. Può darsi che la Tessera del tifoso serva sul serio a combattere i violenti. Ma qualcuno dovrà pensare anche a che cosa può succedere mischiando ultras in trasferta e tifosi cosiddetti “normali”. http://www.ilpost.it/stefanonazzi/2010/09/06/prime-conseguenze-della-tessera-del-tifoso/
Riportare le famiglie allo stadio…tra gli ultras rivali!
settembre 7, 2010 di freedomforfans Fortunatamente non sempre succede quanto descritto nel post precedente. La maggiorparte delle volte i tifosi ospiti, privi di tessera, si mescolano pacificamente agli sportivi locali e tutto fila liscio. Ma qualcuno comincia a porsi delle domande… I mugugni stavolta non provengono da un gruppo ultras, ma da spettatori tranquilli, magari abbonati e tesserati, che mal digeriscono la condivisione del proprio settore con gli ultras avversari. Siamo a Varese, la città del ministro Maroni. La squadra locale è neo promossa in serie B. I biancorossi ospitano l’Empoli. Diverse testate e blog hanno dato risalto a quanto accaduto sugli spalti dello stadio Ossola. Un esempio, la lettera di un tifoso indirizzata al direttore di Varese News: Egregio direttore, ieri mi sono recato presso lo stadio “Franco Ossola” di Masnago per assistere alla partita del terzo turno della seria cadetta Varese-Empoli. Avevo già acquistato il biglietto in prevendita, ma mi sono comunque recato allo stadio alle 14.00, un ora prima dell’inizio della gara, per non avere problemi nel trovare un posto auto. Già a quell’ora i parcheggi erano esauriti e le auto sostavano dove potevano, quindi su prati e marciapiedi. Ho avuto la fortuna di trovare un posto a più di un chilometro dallo stadio e appena arrivato nei pressi dello stadio ho notato la prima stranezza: I parcheggi della curva sud erano praticamente vuoti, erano presenti soltanto 5 auto di tifosi toscani. La macchina organizzativa della questura ha tenuto chiuso il più grande parcheggio per una manciata di auto che avrebbero potuto trovare un altra sistemazione in un parcheggio più piccolo. Bene, almeno i vigili saranno stati felici nel dare un pò di multe alle auto dei tifosi locali che non hanno trovato altra sistemazione che sui maciapiedi. All’ingresso dello stadio coda per i tornelli e controlli serrati, nei quali si doveva esibire un documento e si era sottoposti alla perquisizione. Bene, sarà frutto della tolleranza zero voluta del ministro dell’interno? Appena entrato allo stadio ho visto il settore ospiti vuoto… Peccato, ho pensato, con tutti quei quattrini spesi per tornelli, messa a norma del settore, reti divisorie innalzate e gabbia di deflusso esterna costruita a norma per gli ospiti e non c’è nessuno… A dieci minuti dall’inizio è successo il fatto più strano. Una cinquantina di ultras Empolesi sono entrati nel settore “distinti”, proprio dove sono sistemati i tifosi più tranquilli del Varese e le famiglie. La cosa ha destato lo stupore generale del pubblico e degli stewart: “Ma come? Si parla di tolleranza zero, si costruiscono da vent’anni gabbie per gli ospiti con reti sempre più alte e robuste, e poi gli ultras vengono sistemati facendo sloggiare le famiglie di tifosi locali?”. L’impressione che il pubblico sbigottito ha avuto è cosa ben diversa che questa sia la fantomatica “tolleranza zero” tanto decantata dal Ministro Maroni. Mettere ultras tra le famiglie pacifiche di tifosi locali è follia allo stato puro. Perchè danneggiare le famiglie per via del fenomeno degli ultras? Fortunatamente ieri il buonsenso è prevalso e non è successo nulla. Quando a breve arriveranno centinaia di tifosi di Novara e Livorno verranno ancora fatte sgombrare le famiglie di Varese? E se dovesse mai succedere qualcosa la colpa sarà dei teppisti o di chi, essendo distante dalla realtà, ha permesso che accadano queste stranezze? Finita la partita, ho notato l’ultima cosa strana: strade chiuse per permettere il deflusso degli ultras ospiti, Ultras che sino a cinque minuti pima stavano tra i tifosi varesini, senza reti o barriere di polizia, ma guardati da dei ragazzotti vestiti di giallo spaventati dal peggio che sarebbe potuto accadere in quella situazione. Auguriamoci che prevalga il buonsenso anche da parte del ministero, cosa che ieri al “Franco Ossola” e in molti stadi di Italia non si è visto. Un piccolo appunto al lettore di Varese News da parte dell'Avvocato Lorenzo Contucci: a danneggiare le famiglie allo stadio non è il fenomeno ultras, ma il metodo con cui si cerca di arginarlo. La realtà è ormai evidente, anche i tifosi più sportivi si stanno scontrando con gli inconvenienti causati dall’introduzione della tessera. La speranza è che se ne rendano conto anche le autorità competenti, prima che sia troppo tardi! Occorre fare repentinamente marcia indietro!!! La tessera del tifoso deve essere facoltativa, chi non ce l’ha deve comunque poter acquistare i biglietti dei settori ospiti!!!
Varese - Empoli: nei distinti i tifosi ospiti mescolati con i tifosi di casa |