Aiuti ai terremotati, una testimonianza dal campo PDF Stampa E-mail
Mercoledì 04 Luglio 2012 16:10

Venerdì 29 Giugno 2012 12:00 Trovata casualmente su un blog. Una testimonianza che è anche un ringraziamento per gli aiuti ricevuti dagli ultras.

Parole molto belle, che rendono onore a tutti i ragazzi che si sono sobbarcati km e sacrifici per portare il proprio aiuto, e che dimostrano che l'unico modo per sconfiggere il luogo comune è "mischiarsi" con la società civile e dare prova diretta che l'integrità morale degli ultras è senza dubbio maggiore di chi li giudica e li condanna. Dal Campo Chiesa NORD 15. La terra trema, noi no, ora presente su fB, Marco Zelocchi scrive : “Oggi è domenica, e nei giorni festivi si attivano i volontari, Abbiamo parlato con due bellissimi gruppi di ragazzi da Teramo, e da Parma, gentili, educati, ed intelligenti. E… indovinate? si sono definiti degli ULTRAS, con tanto di sigle, tatuaggi, ecc. Cari ragazzi, è un mio dovere dirlo a tutto il mondo, c’è qualcosa di più e di diverso, nel ricevere un pacco di pasta, e un po’ di dentifricio, che sono pure essenziali, da qualcuno che ha fatto cinquecento chilometri per venire da te, e che dichiara con orgoglio di appartenere ad una categoria leggendaria e “malfamata”… E’ una sicurezza, una prova provata, che esiste un popolo italiano di ragazzi, vere persone nobili e che la parola “fratellanza” si riempie di colore e di significato. E’ come capire che è possibile pensare che nel nostro popolo ci sia vita, forza, speranza, e che il male stia altrove, in persone misere, incapaci di reale attenzione verso il prossimo. Erano presenti i nostri figli, e questa lezione che noi tutti abbiamo ricevuto perfettamente, vi renda orgogliosi del vostro gesto.” Sono sempre stata coi Lucignoli, con quelli che devono dimostrare qualcosa e non con quelli che nascono col sole in fronte. Grazie Marco che, nella situazione in cui siete, sai riconoscere il cuore degli altri.

 

[Fonte: Note Cellulari]