Gemellaggi
Fidelity Card, cambia il nome ma non la sostanza? |
Martedì 13 Marzo 2012 20:36 |
Proviamo a capire cosa accadrà nella prossima stagione con l'introduzione della Fidelity Card, ma soprattutto cosa è questa nuova card che va a sostituire la TdT. La fonte dell'articolo è Il Messaggero, in nero il commento dell'Avvocato Lorenzo Contucci come riportato nel suo sito asromaultras.org.
ROMA - Addio alla tessera del tifoso, fin dall'inizio avversata dai tifosi, nel calcio italiano dall'anno prossimo arriva una vera e propria fidelity card. Nonostante abbia dato «grandi risultati», sottolineano al Viminale, appena un anno dopo la sua introduzione la decisione è dunque quella di archiviarla. La nuova card spiega Antonello Valentini, direttore generale della Fgci, «sarà meno di controllo e più legata alla responsabilità dei tifosi e dei club, con procedure snellite e molti servizi per chi se ne dota». Quando dico - ormai da tempo - che il giornalismo è arrivato al minimo storico della credibilità ed è funzionale al Regime, beh, questo ne è l'esempio. Io non so se il direttore generale della FGCI ha fatto una conferenza stampa o si è limitato a un comunicato ma se ha optato per la prima soluzione mi chiedo se c'è un giornalista che ha rivolto una domanda qualsiasi. Questa è una notizia "non notizia" che ha la caratteristica di essere creduta perché i media - funzionali al Regime - la strillano a caratteri cubitali. Del resto, come diceva Jorge Luis Borges, "Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera". Quindi: a) non è la tessera del tifoso ad avere dato grandi risultati ma la sostanziale chiusura dei settori ospiti, che ha provocato la diminuzione degli incidenti, ma anche la diminuzione sostanziale del pubblico negli stadi. Del resto anche un deficiente capisce che se realmente il merito di quanto vantato fosse della tessera del tifoso non ci sarebbe alcuna volontà di cambiarla; b) biglietti scontati: era lo stesso per la tessera del tifoso. Stendo un velo pietoso sul "tesserato" che si fa da garante per il non tesserato, visto che le società di calcio non hanno minimamente recepito la pensata e fanno come vogliono (vedi Atalanta/Roma e Palermo/Roma); c) operazione di polizia: la tessera è stata ANCHE una operazione di polizia. Il cambiamento del nome non è una "operazione di fiducia" ma, semplicemente, una operazione di cambio nome. Come se io da domani mi facessi chiamare Alessandro invece di Lorenzo; d) un milione di tessere: il Milan ne ha regalato la maggior parte, ma comunque chi si è fatto la tessera in trasferta non va e questo è un dato di fatto; e) hanno vinto le tifoserie ultras e violente: Maroni è quello che è. Un politico moderatamente intelligente che - oltre ad azzannare le caviglie - fa quello che sa fare meglio: mentire, come la maggior parte dei politici. Non essendo cambiato nulla, nessuno ha vinto. f) Gasparri: non sa di cosa parla, ma almeno lo fa con più moderazione; g) la Roma: travolta mediaticamente dalla notizia/non notizia dice giustamente che si è mossa secondo le regole. L'unica affermazione sensata. In conclusione: il fatto che la tessera del tifoso - anche solo per via del nome - sia scomparsa non può che far piacere. Cambierà la procedura di rilascio, che sarà automatico e non più prolungato sine die come accadeva oggi. Nulla però si dice sulla modifica dell'art. 9 della Legge Amato e quindi la notizia di cui sopra è una fine operazione propagandistica orchestrata dagli alti vertici. Paradossalmente la subumanità della politica e dei suoi rappresentanti fa sì che l'impressione sia nquella di una vittoria contro la tessera. La realtà è che la vittoria la si è avuta, sinora, nelle aule giudiziarie. Ed allora, qualora si dovesse rivelare impossibile la modifica parlamentare dell'art. 9, non resterà che tentarne la modifica per via giudiziaria, per via del protrarsi dell'illegittimo inserimento di dati personali nella famosa black list, anche per persone che avrebbero tutto il diritto di non esserci. Si è detto più volte che non si deve perdere di vista - in modo ottuso - l'obiettivo principale: quello di rimanere all'interno dello stadio. Alla fine del campionato si dovrà riflettere su questo aspetto, tenendo presente i grandi risultati di una campagna durata due anni a costo di grandi sacrifici e tenendo presente che - oltre al cambio del nome - due aspetti su tre sono stati risolti e che il terzo (la modifica dell'art. 9) prescinde dalla tessera del tifoso/fidelity card, in quanto tale sistema è applicato sul singolo biglietto. A buon intenditor, poche parole. [FONTE: AS Roma Ultras] |