Finalmente liberi! PDF Stampa E-mail
Domenica 19 Febbraio 2012 13:59

Ci son voluti 21 mesi per rendere giustizia a 3 dei 28 ragazzi (i 3 che hanno presentato ricorso al consiglio di stato) che il 24 maggio 2010 furono, loro malgrado, protagonisti di una vicenda paradossale.

 

I 28 tifosi giallorossi partirono da Lecce su due pulmini, giunti a 13 Km dallo stadio di Vicenza, vennero fermati e perquisiti (come tanti altri tifosi) e di seguito vennero fatti salire su un bus-navetta di linea che era pronto a trasferirli allo stadio. Ed è a questo punto che succede il patatrac. La polizia fa scendere i ragazzi dai pullman di linea e chiede di perquisire i loro pulmini, dove venivano rinvenuti fumogeni e materiale pirotecnico in due distinte borse a bordo del primo e del secondo mezzo (è bene sottolineare che il materiale non era stato trasportato sul bus diretto allo stadio).
Nonostante il possesso del materiale viene da subito attributo a sei dei ventotto ragazzi , inspiegabilmente vengono denunciati e sottoposti a daspo con obbligo di firma per 5 anni tutti e 28!!! Dopo più di un anno la posizione dei 22 ragazzi viene stralciata, ma incredibilmente rimane il daspo di 5 anni con l’obbligo di firma ridotto a 18 mesi.
L’avvocato di alcuni dei 22 (Giuseppe Milli), in una conferenza stampa del 22 ottobre denuncia pubblicamente l’abuso che questi ragazzi stanno subendo, non indagati, non accusati di alcun reati sono costretti comunque a scontare un daspo perchè un questore non vuole ammettere di aver preso una cantonata.

Tre tifosi non ci stanno e insieme al loro avvocato, Francesco Dragone, tentano un’ultima disperata carta, il ricorso al Consiglio di Stato. Finalmente oggi, dopo oltre tre mesi dall’udienza (se la prendono comoda i signori “consiglieri statali”) arriva la sentenza di ASSOLUZIONE., con la motivazione che riportiamo:

I riportati esiti istruttori inducono il Collegio a ritenere fondata la principale censura dedotta dagli appellanti, relativa al difetto della necessaria istruttoria volta ad accertare l’effettiva detenzione del materiale esplodente da parte dei tre ricorrenti.Alla stregua delle esposte ragioni, vanno quindi accolti gli appelli e, per l’effetto, in accoglimento dei ricorsi di primo grado, annullato il provvedimento impugnato.

Traducendo in parole povere la sentenza afferma che la magistratura non ha fatto il suo lavoro e senza sapere ne leggere ne scrivere, ha distribuito daspo ad minchiam. Questa sentenza ora apre la strada per gli altri 19 ragazzi che magari anche per questioni economiche non hanno ancora fatto ricorso al Consiglio di Stato.

Dopo i 27 ragazzi di Roma finalmente anche i ragazzi di Vicenza potranno tornare a tifare dagli spalti di uno stadio. Purtroppo rimarrà sempre l’amaro in bocca per quanto subito in questi 21 mesi. Volendo essere positivi possiamo solo dire che loro hanno avuto la fortuna di veder riconosciuta la loro innocenza, altri purtroppo stanno ancora pagando ingiustamente.

BENTORNATI GABRIELE, SALVO E DONATO

IL VIA DEL MARE VI ASPETTA!!!

[FONTE: Lecce Giallo Rossa]