Gemellaggi
Ma buongiorno: i giornalisti si accorgono del calo degli spettatori. Rimane solo Maroni ora... |
Martedì 11 Ottobre 2011 11:07 | ||
Con un ritardo di dieci anni adesso anche i giornalisti si incominciano ad interrogare, quasi sorpresi, sul calo degli spettatori negli stadi a favore delle televisioni.
Ovviamente siamo in clima di legge sugli stadi e dunque devono puntare il dito sugli impianti obsoleti (e magari contro gli Ultras), guai a parlare delle difficoltà e dei disagi che subiscono i tifosi. La Gazzetta dello Sport parla di un calo superiore al 20% dal 2008, “stranamente” da dopo Raciti quando ai tifosi è stato vietato e imposto qualsiasi cosa, dagli strumenti di tifo alle trasferte, arrivando all’imposizione della Tessera del Tifoso. Ma la colpa è solo degli stadi (molti dei quali rifatti per Italia ’90)… Riportiamo un articolo tratto da Goal.com, ripreso da sport people.net e un ritaglio della Gazzetta dello Sport preso da asromaultras.com.
Il massimo campionato italiano di calcio paga le pessime condizioni degli impianti. In Europa è quello con la percentuale più bassa di riempimento, i tifosi preferiscono la tv. Sempre meno tifosi allo stadio, sempre di più davanti al televisore. È questo il trend che caratterizza attualmente il calcio italiano. Dal 2008 a oggi, come riporta oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, gli abbonati allo stadio sono infatti calati del 20,4 per cento, mentre i telespettatori del calcio a pagamento sono cresciuti del 69 per cento. Quest’ultimo dato peraltro non considera gli abbonati a Premium, e dunque, nella realtà è sicuramente anche superiore. Non si può dunque non constatare nel nostro Paese una fuga dagli stadi. I nostri impianti sono sempre più delle cattedrali nel deserto, e la loro percentuale di riempimento è ampiamente la più bassa d’Europa: appena il 61 per cento, di contro al 69 per cento della Francia, al 73 della Spagna, all’88 della Germania e al 92 dell’Inghilterra. Di contro le televisioni che puntano sul calcio fanno affari. Sky ha appena festeggiato il traguardo dei 5 milioni di clienti, ma anche Mediaset Premium è in costante crescita. Nell’ultima giornata di Serie A gli ascolti delle due piattaforme hanno superato per la prima volta il muro dei 10 milioni di telespettatori. Perché, viene da chiedersi, i tifosi italiani preferiscono guardare le partite dal divano di casa e gli stadi italiani sono i più vuoti d’Europa? A incidere su questa tendenza sono indiscutibilmente le condizioni degli stadi italiani, vecchi e spesso inadeguati alle esigenze del calcio moderno. Una riprova indiretta la si è avuta dall’incremento di abbonamenti che ha avuto la Juventus con il passaggio al nuovo stadio di proprietà: la società bianconera è passata dai 14.290 abbonati della passata stagione ai 24.137 odierni, con un incremento dei ricavi del 135 per cento. Sono cresciuti anche gli abbonati di Lazio, Novara, Napoli e Cesena. In calo le due milanesi, a picco la Fiorentina, che con appena 13.024 tessere vendute tocca il punto più basso dell’era Della Valle. [Fonte: Goal.com]
Confronti fra gli abbonati di questa stagione e quella del 2010/2011: Atalanta 9.858 (16.195, in B) - 40%
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