Qual è il ragionamento che fanno le società per sollecitare “correzioni” alle disposizioni ministeriali? «Il protocollo da noi sottoscritto con Federcalcio, Coni e Osservatorio – prosegue l’a.d. biancoscudato – prevede anche la possibilità di far seguire ai tifosi non tesserati le partite in trasferta in appositi settori degli stadi. In base agli accordi tra le società, sentiti i pareri dei questori delle due città interessate alla gara, veniva messa in piedi un’organizzazione tale da consentire tale presenza. Invece, per Bologna e Genova, dopo il sì accordato inizialmente, l’Osservatorio ha fatto marcia indietro. Ci hanno risposto di no anche per Empoli, la prossima trasferta, e così sarà per le altre. Tutto ciò comporta pesanti ricadute economiche: la stessa Sky non ha piacere di vedere larghi vuoti sugli spalti e curve deserte». Ancora: «Il Padova l’anno scorso ha registrato 20.000 spettatori in meno. Sempre nella stessa stagione i supporter ospiti, che hanno pagato il biglietto, sono stati 8.000: non li avremo più». Per cui? «Abbiamo espresso il nostro rammarico perchè, se si vuole fidelizzare il tifoso, non si può negare quanto è previsto dal protocollo». Ora come ora la posizione più rigida sembra essere quella del ministro. Maroni vuole la Tessera per chi va in trasferta, l’Osservatorio sarebbe disposto a ragionare partita dopo partita, ma sono i questori e i prefetti delle 20 città coinvolte (Padova e Modena hanno due squadre a testa) che spesso risultano intransigenti per rispettare le disposizioni del ministro. Intanto, registriamo con soddisfazione che i ragazzi della «Fattori» sabato tiferanno dal primo all’ultimo minuto senza alcuno «sciopero del silenzio». Un passetto alla volta, chissà…
Anche il fatto che si sia mosso proprio il Padova è indicativo…