Odissea per i Doriani ad Empoli: lasciati fuori nonostante il biglietto PDF Stampa E-mail
Mercoledì 14 Settembre 2011 22:26

Circa quaranta tifosi non tesserati della Sampdoria, appartenenti per lo più ai club Fedelissimi e Fieri Fossato, ieri sera ad Empoli non hanno potuto assistere alla partita malgrado fossero in possesso di un regolare biglietto di tribuna, acquistato in una ricevitoria nei pressi della città toscana. Ai cancelli del "Castellani" i tifosi sono stati respinti poiché, secondo le forze dell'ordine, il tagliando in loro possesso non avrebbe dovuto essere venduto. Nonostante le rimostranze, i tifosi della Samp sono rimasti fuori, con l'invito a farsi rimborsare nella giornata di oggi il biglietto dalla stessa ricevitoria empolese che lo aveva loro venduto. Quasi tutti, però, sono rientrati nella notte a Genova e di conseguenza, oltre a non avere visto la gara se non attraverso una fessura, sono rimasti con il biglietto a carico.

FONTE : Primo canale Sport

 

Altra Testimonianza da www.cittadigenova.it

Genova - Nella sala stampa del Castellani anche Gianluca Atzori ieri sera ha espresso il proprio rammarico per la decisione del Viminale che nei giorni scorsi aveva vietato la trasferta nella pacifica Empoli ai tifosi della Sampdoria sprovvisti della famigerata tessera. “Siamo dispiaciuti –ha detto l’allenatore- perché il sostegno dei nostri tifosi è fondamentale, ringrazio quelli che erano qui ma sono rammaricato per tutti quelli che non sono potuti venire per il divieto”. Oltre ai tantissimi rimasti a Genova, in uno stadio tutt’altro che affollato, non sono riusciti ad entrare anche quaranta ragazzi e ragazze non tesserati appartenenti a gruppi della Sud i quali muniti di regolare biglietto sono stati inspiegabilmente bloccati ai tornelli. Prima del match avevano infatti acquistato dei tagliandi di tribuna in una ricevitoria empolese ma arrivati agli ingressi sono stati bloccati dalle forze dell’ordine perché teoricamente impossibilitati a comprare il biglietto a causa del provvedimento del Casms.

Una contraddizione che fa riflettere sulle tante falle della tessera del tifoso e sui diritti calpestati dei singoli cittadini. Se viene data la possibilità di acquistare un tagliando, ben pagato e corredato da documento d’identità e dati personali, perché questa viene meno al momento dell’ingresso rendendo vani anche gli sforzi di chi alle spese deve aggiungere anche un viaggio di oltre duecento chilometri ed un rientro a casa a tarda notte?. La risposta probabilmente non c’è, o meglio, è da ricercare semplicemente nella totale mancanza di buon senso da parte di un sistema che risolverebbe molti dei suoi problemi evitando tensioni inutili proprio andando incontro ai supporters. Gli stessi che ieri sera sono rimasti a tifare all’esterno fino alla fine del match prima di risalire in macchina e rientrare.

Se per i non tesserati la vita è sempre più difficile, anche coloro che hanno scelto di aderire alla fidelizzazione non se la passano bene. Molti infatti devono ancora ricevere la tessera del tifoso, alcuni ancora dalla passata stagione e devono quindi esibire una copia cartacea sostitutiva che evidentemente non vale quanto l’originale. Altri blucerchiati hanno penato non poco ieri ai botteghini dello stadio empolese per avere il biglietto che gli spettava di diritto, mentre due sostenitori provenienti da un paese straniero sono riusciti ad ottenere il prezioso tagliando passando per residenti ad Empoli.

Più che una passione è ormai una passionaccia e la colpa non è dei tifosi.

 

FONTE : www.cittadigenova.it