Spezia

Cronaca di un'amicizia / 2005/06

Giulianova - SPEZIA

05 - 02 - 2006


Alcuni ragazzi del Fronte del Porto, sabato 4 Febbraio, si uniscono a noi in Nord, nell’anticipo serale contro la Roma. Trascorsa qualche ora dalla fine della partita, ci propongono di continuare il fine settimana insieme a loro, al seguito delle Aquile in quel di Giulianova. La nottata appena trascorsa è stata particolarmente impegnativa (...) ma si tratta d'un importante invito, che un ragazzo del Gruppo accetta di cuore; rappresenterà i BOYS in questa trasferta.

Sono quasi le otto di mattina, quando il pullman proveniente dalla Liguria giunge a PARMA. Salgo, e i ragazzi del Fronte mi accolgono con grande calore, chiedendomi, subito dopo, notizie del ragazzo accoltellato. Alcuni romanisti infami gli hanno sferrato cinque coltellate ma, fortunatamente, è fuori pericolo. Rincuorati dalla notizia positiva tutti tirano un sospiro di sollievo. A bordo si commenta l’accaduto, quel modo d’agire sleale e criminale di alcune tifoserie, che nulla ha a che vedere con il nostro essere Ultras.
Il viaggio è veramente lungo. Chilometri e chilometri macinati tra chiacchiere e allegria, fino a raggiungere l’uscita autostradale. Ad attenderci c’è una pattuglia, che ci scorta fino allo stadio. Un breve controllo e siamo dentro.
Con me ho lo stendardo “BOYS Diffidati”, che viene appeso tra gli striscioni “Fronte del Porto” e “Ultras Spezia”. Questi, insieme agli “Irriducibili Favaro”, i gruppi spezzini presenti oggi. Gli striscioni sono appesi ad una normalissima recinzione di filo di ferro, la classica “ramata” di un tempo, ormai scomparsa in Serie A in favore delle vetrate antisfondamento. Se Barbuti giocasse oggi... non potrebbe più festeggiare insieme a noi...
La C1 resiste ancora, almeno sotto certi aspetti, al cosiddetto “calcio moderno”. Niente documenti all’ingresso, niente uomini dal giubbotto fosforescente.
Gli US hanno portato con sé una decina di bandiere ma a Giulianova il tempo è proibitivo per i vessilli al vento; la pioggia battente inzuppa velocemente la stoffa e il vento forte impedisce definitivamente di sventolarli.
Parte il canto “Oh Bella Spezia”, classico spezzino all’ingresso delle squadre in campo, mentre la curva di casa esegue una coriandolata nei propri colori sociali.
Nel settore ospiti qualcuno improvvisa un curioso spogliarello. All’inizio gli sguardi sono scettici poi... prevale la voglia di divertirsi e di fare gruppo. Così... chi non canta... viene spogliato! Un’iniziativa che da i suoi frutti...
Nel secondo tempo i Giuliesi espongono uno striscione per 21 ragazzi del loro gruppo, inizialmente diffidati, per quanto accaduto in Coppa Italia contro il Teramo, e ora ritornati regolarmente allo stadio, dopo che il Gip ha annullato tale provvedimento.
Gli spezzini sono circa un centinaio. Cantiamo per tutta la partita, varie volte in onore dei ragazzi diffidati, cercando in tutti i modi di spingere le Aquile alla vittoria. Alla fine, però, il risultato è di parità: 2-2. Ciononostante la squadra si presenta trionfalmente sotto il settore, lanciando le maglie. Qualcuno riesce addirittura a scavalcare e festeggia direttamente con loro! Sembra un altro mondo...
Finita la partita riprendiamo subito la via del ritorno. Arrivo a PARMA intorno alle 23, leggermente provato, ma felice e onorato d’aver cantato:
PARMA E SPEZIA, LOTTA DURA SENZA PAURA!