Spezia

Cronaca di un'amicizia / 2003/04

ULTRAS SPEZIA 1974

02 - 05 - 2004

In questo anno corrente, gli ULTRAS SPEZIA, festeggiano il loro trentennale di fondazione. Riportiamo qui brevemente la loro storia, cogliendo l'occasione per augurare loro altri 30 anni da veri Ultras!
Il gruppo ULTRAS nasce a La Spezia nel corso dell'annata calcistica 1974/75, quando alcuni ragazzi, che da anni seguono lo Spezia F.B.C. 1906, collocati al centro della gradinata dello stadio A. Picco, decidono di organizzarsi in modo da far sentire ancora più caloroso l'attaccamento alla squadra, sia in casa sia in trasferta, dietro uno striscione nero con la scritta bianca “ULTRAS”, con un teschio in mezzo. La prima apparizione dello striscione in trasferta, avvenne a San Giovanni Valdarno (AR), il 27 Ottobre 1974, in occasione della partita San Giovannese - Spezia, vinta dagli aquilotti per 1 a 0 con gol di Gori, che manifesta la propria gioia andando ad esultare sotto lo striscione degli Ultras che, per l’occasione, organizzarono un pullman.
Nel corso degli anni il gruppo cresce di entità facendosi rispettare come uno dei più passionali e turbolenti della categoria. Da ricordare gli scontri in occasione dei frequenti derby, con le squadre toscane come la Lucchese, la Massese, l’Arezzo, la Pistoiese, il Pisa e anche con i nostri “vicini” che stanno dall’altra parte dell’Enza! Rimane impressa nella mente dei tifosi spezzini la data del 3 Ottobre 1979, giorno in cui 150 ultrà spezzini, si presentarono all'Arena Garibaldi, per la sfida contro il Pisa, dando vita a pesanti scontri, all'interno dello stadio, rimarcando così, la rivalità con le tifoserie toscane, ancora oggi molto sentita in riva al Golfo dei Poeti.
La fine degli anni '70 vede gli Ultras Spezia impegnati in lunghe trasferte nell'Italia del centro-sud, tra cui Teramo e Giulianova. Nella stagione 1979/80 viene sancito il gemellaggio con gli Ultras Tito Cucchiaroni, nel corso della partita disputatasi allo Stadio Marassi di Genova tra la Doria e il Pisa, comune tifoseria rivale, tale amicizia è ancora oggi ben salda.
All’inizio degli anni '80, gli Ultras lasciano il settore dei distinti per trasferirsi in Curva Ferrovia. Anche loro, come noi, hanno avuto la fortuna di avere in squadra quel fenomeno di nome Massimo Barbuti, che più di ogni altro esaltava la curva bianconera; proprio in concomitanza del passaggio del bomber al Parma iniziarono i contatti tra la nostra tifoseria e gli Ultras Spezia. In Curva, nel frattempo, iniziano a comparire bandieroni sempre più grossi e strisce di carta bianca, uniti ad un incessante incitamento alle maglie bianche; tutto ciò renderà sempre più lo stadio Picco, uno degli stadi più caldi della serie C... Una menzione particolare merita la trasferta di Voghera, nel giugno del 1985, con gli Ultras che trascinano lo Spezia ad una agognata quanto entusiasmante salvezza. L'annata della consacrazione come gruppo migliore della categoria, è il 1985/86, anno della promozione in serie C1; presenti in massa in tutte le trasferte da Lucca a Sassari (in nave!), da Civitavecchia a Roma, gli U-S impartiscono lezioni di tifo e coreografia in ogni città. Nel Giugno del 1986, gli Ultras, accompagnati da 12000 tifosi al Picco, portano in trionfo i giocatori di mister Carpanesi.
Annate straordinarie per il gruppo sono anche quelle immediatamente successive, in particolare l’annata 88/89, in cui sfiorarono la promozione in serie B, in quel’anno le trasferte furono veri e propri esodi, dai 3000 in casa dei “cubici”, ai 2000 di Bergamo, 1500 a Monza e Tortona, ma è in occasione della gara al Porta Elisa di Lucca, dove i 5000 spezzini presenti sfogarono la rabbia per la mancata promozione su tutto ciò che gli capitava a tiro. Si rinsalda l'amicizia con gli Ultras Tito Doria e con i BOYS Parma, permane la simpatia con gli Ultras del Savona. Lo slogan tra i più gettonati diceva: “E' la B che noi vogliamo è per questo che lottiamo”, ma resterà solo un sogno.
Gli anni '90, nonostante lo Spezia regali loro poche soddisfazioni, costretti a bazzicare nei vari campi di C1 e C2, saranno teatro di presenza da parte degli Ultras in tutti gli stadi in cui giocano le maglie bianche. In dieci o in mille ma sempre presenti con il relativo striscione. Non sono mancati comunque, momenti di tensione con le altre tifoserie, in particolare con quella genoana, in occasione di un amichevole al Picco. Rimangono in vita i gemellaggi con le tifoserie di Sampdoria e Parma, mentre saldo e recente è il legame con i Boys Varese, vengono meno quelli con BGB Modena e con gli UF Livorno. Il Gruppo è presente nella nuova maxi Curva Ferrovia; nonostante il pessimo campionato, gli Ultras non mancano mai di far sentire il proprio incitamento. Nel finire degli anni novanta, la squadra si riprende pian piano dal grigiore in cui era caduta, ridando entusiasmo all’ambiente bianco-nero. In occasione della semifinale dei play-off in C2 a Rimini, assistiamo all’ennesima prova di compattezza da parte degli Ultras, con continui scontri con forze dell’ordine.
Grazie al ritorno in C1, avvenuto l’anno seguente, si riaffacciano vecchi “incontri” in particolare con il Pisa e Livorno. Da ricordare quando una scellerata decisione da parte del questore di Spezia, che regalò la curva Ferrovia ai pisani, spostando gli Ultras in gradinata, decisione che diede vita ad una pesante contestazione dei tifosi delle Aquile, culminata con la sospensione della partita. Nel corso di questi anni si va sciamando l’amicizia con i livornesi, a causa del rapporto che lega gli U-S con i Boys Varese, di dichiarata impronta destroide, a differenza dei toscani che sono di sinistra. Appena dichiarata fine al gemellaggio, alla stazione di S. Rossone si incrociano i treni delle due tifoserie, con i livornesi di ritorno da Carrara e gli spezzini da Pisa, le conseguenze sono note, con entrambe le parti a cantare vittoria.
Il resto è storia recente, con gli U.S. che continuano a seguire le Aquile, raccogliendo pochissime soddisfazioni sportive, ma riuscendo sempre a farsi rispettare in tutti gli stadi. Non ci resta che salutare tutti quei ragazzi che sono stati dietro lo striscione degli ULTRAS, quelli che conosciamo, JACOPO, MATTIA e tutti i ragazzi che guardano la loro Curva dal cielo.