
Lanticipo di sabato sera con la Roma ci consente di rendere visita agli amici doriani, impegnati la
domenica con il Treviso.
Partiamo a metà mattina, in modo da raggiungere Genova in anticipo rispetto alla partita
e passare alcune ore con i nostri amici. Siamo cinque BOYS, a bordo di unauto.
Arriviamo verso le dodici e mezza e ci dirigiamo subito verso il bar dove abitualmente si
ritrovano gli Ultras della Samp. Laccoglienza è ottima, come sempre. I ragazzi
degli Ultras Tito e della Riviera ci vengono subito a salutare, ci offrono il pranzo e ci
chiedono notizie sulle condizioni del ragazzo accoltellato la sera prima dagli infami
romanisti; discutiamo di questa moda vigliacca dei sostenitori romanisti di
usare le lame negli scontri, rifiutando il confronto leale a mani nude. Con i Doriani
condividiamo la stessa mentalità e gli stessi ideali, per noi è come essere a casa.
Gli Ultras Tito, davanti al bar, hanno organizzato una raccolta fondi. In collaborazione
con lAssociazione Acuma vendono birra e focacce, per garantire le cure necessarie ad
un ragazzo rumeno, affetto da una grave malformazione alle gambe. Lobbiettivo è
quello di consentirgli il viaggio, loperazione e il soggiorno per tutto il periodo
necessario alla sua guarigione. Essere Ultras è anche questo, essere solidali con i più
sfortunati. Queste azioni non trovano mai risalto sui media, dove gli Ultras vengono
sempre presentati come delinquenti senza scrupoli.
Alle due e mezza entriamo in curva e ci posizioniamo nel secondo anello, proprio nel mezzo
tra Ultras Tito e Riviera: limpatto della Gradinata Sud di Genova è, come sempre,
fantastico. Unesperienza da vivere. Il calore e la partecipazione della gente sono
il massimo, così come i cori e le tante bandiere che sventolano durante tutta la partita.
Quello che stupisce è che anche in una partita non troppo esaltante, come può essere per
loro quella con il Treviso, il tifo sia comunque alle stelle, capace di trascinare la
squadra e a coinvolgere il resto dello stadio. I cori sono molto belli ed originali e la
partecipazione della curva sempre costante.
I trevigiani sono pochi, meno di un centinaio. Sono arrivati a Genova con due pullman e
non appaiono molto colorati. Bandiere e stendardi sono in prevalenza a tre colori, il
bianco-rosso-verde della bandiera nazionale, a discapito dei colori sociali.
Sul campo finisce 1-1, un risultato inaspettato giacché era logico aspettarsi una
vittoria facile della Doria. La prestazione poco felice della squadra Blucerchiata non ha
comunque condizionato la Gradinata Sud, capace di dare sempre il massimo nel tentativo di
spingere alla vittoria la propria squadra.
A fine gara, dopo essere ritornati al bar, dove il ragazzi della Riviera ci offrono la
merenda, ci rechiamo nella sede degli Ultras Tito, il Club, dove possiamo salutare anche i
ragazzi del gruppo diffidati e scambiare quattro chiacchiere sul mondo Ultras, davanti ad
una buona birra, prima di fare ritorno a PARMA.
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