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Lo abbiamo rintracciato nella sua casa di
Lucca, di ritorno dallallenamento quotidiano a cui sottopone, nella veste di
allenatore, i ragazzi della Lucchese. Non nascondiamo lemozione di parlare con lui,
una soggezione che neanche ci sfiora quando sentiamo il dovere di scambiare due parole con
il più grande idolo degli Ultras Crociati. |
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- Massimo prima di tutto di cosa
ti occupi attualmente? |
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Alleno i ragazzi della Lucchese inizia il
bomber con la consueta e simpatica parlata toscana ed è una soddisfazione immensa
vederli crescere, essere consci che tu gli stai insegnando qualcosa, che anni ed anni di
fatica e sudore possono essere utili a dei ragazzi pieni di entusiasmo. |
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- Quali sono le basi su cui
imposti il tuo lavoro? |
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Gli insegno a non essere schiavi del risultato,
che per quello cè sempre tempo, ora devono pensare a migliorare, divertendosi a
seguire il loro allenatore, non curandosi dei genitori, i quali lesperienza mi ha
insegnato, talvolta, sono la vera rovina dei ragazzi. |
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- Hai parlato di genitori, che
ruolo ha svolto la famiglia nella tua carriera? |
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E stato fondamentale, hanno dovuto fare
tanti sacrifici; i traslochi, la scuola per i bimbi, però, nonostante tutto, loro mi sono
stati sempre vicini. |
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- Che effetto fa essere rimasto nel cuore di
noi Boys parmigiani come giocatore simbolo a discapito di professionisti che hanno
regalato a questa città trionfi irraggiungibili? |
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E una cosa straordinaria che ti rimane
dentro. Io vi porto una testimonianza, la videocassetta che proprio voi dei BOYS mi avete
regalato qualche anno fa. La guardo e la riguardo e ormai penso di averla fatta vedere a
tutta Lucca, per i ragazzi che alleno e un gran piacere vedermi indossare la maglia del
Parma, restano sempre a bocca aperta ed io mi commuovo sempre nel vedere quello striscione
dei BOYS che tanto mi ha dato e a cui tanto ho dato. |
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- Oggi il calciatore che va ad esultare sotto
la curva dei propri tifosi viene ammonito... (Massimo cinterrompe subito, non
lasciandoci finire la domanda...) |
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Non mi chiedete se lo rifarei perché mi
offendo. Scherzo naturalmente, premesso che io sono un timido di natura, mi veniva
istintivo, era il cuore che mi guidava da voi, non riuscivo a fermarmi, la meta obbligata
dopo il gol era la rete di recinzione sopra lo striscione Boys. A proposito hanno mai
arrestato colui che costruì la recinzione che crollò nella partita contro la
Carrarese? |
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- Cè un gol particolare che ricordi tra
quelli segnati con la casacca Gialloblù Crociata? |
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Sì, non dimenticherò mai il gol segnato al
Mirabello su punizione, nel derby contro i nostri cugini della Reggiana.
Quando vidi la palla in fondo al sacco corsi come un forsennato e mi feci tutto il campo,
quando arrivai sotto la curva dei BOYS ero spompato, non ce la facevo più, ma fu una
soddisfazione e una gioia indescrivibile. |
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- Professionalmente, descrivi i
tuoi tre anni a Parma? |
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Linizio del primo anno fu difficile,
perché appena arrivato dal Taranto fui operato tre volte in venti giorni di appendicite,
saltai tutta la preparazione e quando rientrai non feci tanto bene anche se i miei dieci
gol li realizzai ugualmente. Il secondo anno fu esaltante soprattutto nel girone di
ritorno, infatti durante landata feci solo due gol e qualcuno già mugugnava, ma il
povero Ceresini mi fu molto vicino, nel ritorno mi scatenai con altri quindici gol e con
la promozione ottenuta a Sanremo lultima giornata. Il terzo anno fu quello della
retrocessione dalla B alla C, ma fu un campionato strano, perché non eravamo poi così
male anche se eravamo giovani.
Comunque è stato per me un onore ed oggi sono proprio contento di aver debuttato in serie
B con il Parma. |
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- Cosa provi oggi nel vedere il Parma
nellelite del calcio, ripensando agli stadi in cui ti portava il tuo Parma? |
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Sembra strano ma provo una grossissima
soddisfazione per esserci stato allora, ed il fatto che nonostante i successi attuali e
del recente passato del Parma voi pensiate ancora a me, è una testimonianza
daffetto che mi inorgoglisce molto. |
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- Segui ancora con interesse i risultati del
Parma? |
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Certo sono e resterò sempre uno dei primi
tifosi del Parma e di voi BOYS. |
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per tutti i nostri ricordi più belli. |
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Messaggio rivolto ai nostri giocatori doggi:
guardare, leggere, imparare,
da chi i BOYS li ha saputi amare... |
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