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A Parma terrore, per favorire la repressione

30 - 04 - 2010

Siamo contro tutti i divieti di trasferta, li siamo sempre stati e li saremo sempre, perché la rappresaglia generalizzata è inaccettabile, viola il diritto, la Costituzione, e il buonsenso.
Il divieto di trasferta, nato forse come provvedimento straordinario (sbagliato), è ormai impiegato su larga scala, come metodo spicciativo per garantire l'ordine pubblico. Invece di porre in essere uomini, mezzi ed iniziative, atti a garantire i diritti delle persone nell'ordine, si impone un "ordine" che calpesta i diritti civili delle persone.
Queste politiche, incivili e da regime poliziesco, hanno cercato di legittimarsi avanzando motivi di sicurezza. Motivi a cui noi non abbiamo mai creduto, ritenendo il tutto fosse finalizzato a trasformare il mondo del tifo italiano, per spingere i tifosi verso le tv, e spegnere le organizzazioni di tifosi non allineate al potere e alle Spa del pallone.
Che il potere e le sue forze di polizia (presenti nel Casms e dell'Osservatorio) abbiano utilizzato la "sicurezza" come specchietto per le allodole, pare evidente oggi, alla luce di provvedimenti assolutamente contradditori. Se prima bisognava proibire tutto, adesso si può permettere tutto. Migliaia di persone sono rimaste inascoltate per anni, mentre invece è cambiato tutto appena un politico ha alzato la voce.
I giorni di avvicinamento a Parma - Roma sono stati usati dai media locali per generare a sproposito il terrore in città, facendo aumentare la tensione per una partita sicuramente a rischio, visti i precedenti.
Tutto ad un tratto vengono aperti tutti i settori ospiti di tutti gli stadi, tutto questo mentre agli atalantini, a cui hanno vietato qualcosa come 11 trasferte, si sono visti appioppare 64 denunce dalla Questura di Parma, per manifestazione non autorizzata... Se non avete la memoria corta ed il 18 maggio 2008 vi dice qualcosa, giudicate voi se questa è giustizia.
Grazie ai giornali locali ci siamo fatti compatire in tutta Italia, passando per una città vile e codarda, impaurita da una tifoseria in trasferta, dipinta tutta come orda barbarica. Di certo la tifoseria romanista non è nostra amica, e conta anche elementi che riteniamo in antitesi con i nostri ideali ultras, ma di certo un avvenimento di questo tipo non può gettare nel panico un'intera città. Procurato allarme o si sta preparando il terreno a scelte dissennate per far precipitare la situazione (come accadde il 18 maggio 2008) e dare tutta la colpa magari proprio a noi?!
Dopo aver terrorizzato l'opinione pubblica, di è cercato di rasserenare il gentile pubblico con l'aumento di steward all'interno, e di forze dell'ordine all'esterno.
Tutto questo mentre la società Parma Calcio, invece di incentivare e tutelare la presenza dei suoi tifosi allo stadio, prima ha imposto dei prezzi esorbitanti per i vari settori dello stadio, e poi ha lanciato uno spot per cercare d'invogliare la gente di Parma a venire allo stadio. Un incentivo che in passato abbiamo chiesto più volte, per occasioni molto più importanti, A questo punto sarebbe bello che lo facessero per le trasferte (altro tasto dolente) e ci auguriamo che Torino venga pompata in egual maniera .
Tanto casino, ma alla chi sa come funzionerà l'ordine pubblico?
Qualcuno è davvero convinto che basti il solito divieto di vendita alcolici? A tal proposito, per quei pochi che non se ne fossero accorti, siamo gli unici in tutta Italia a cui sono stati vietati anche i Borghetti, status symbol del vivere lo stadio e del tifo calcistico del nostro Paese.
Oppure è sufficiente la chiusura del traffico, magari dal giorno prima nelle zone limitrofe al Tardini?
Ci domandiamo a cosa serva realmente tutto ciò, se poi, sistematicamente, ogni domenica, si cerca di favorire il contatto tra le opposte fazioni. Come se volessero favorire gli scontri, per filmarci e diffidarci. Perché?
Abbiamo sotto gli occhi ciò che è successo ai nostri gemellati della Sampdoria, scomodi al Viminale perché contro la
Tessera del tifoso. Dopo una settimana di contestazione contro la carta di credito approvata dalla Questura (la Tessera), sono caduti nell'imboscata. Qualcuno favorisce degli scontri, qualcuno filma tutto, qualcuno arresta, e qualcuno butta tutto sui giornali (con nomi, cognomi, foto e dati).
A Parma siamo soliti ricevere diffide e denunce durante il periodo estivo: contro il Verona alcuni anni fa; Modena in amichevole (sia la che qua); contro l'Inter l'anno della retrocessione; e Modena lo scorso anno; solo per fare alcuni esempi. Succederà ancora? Il fatto che ci siamo schierati contro la Tessera e la privatizzazione degli impianti ci ha fatto finire in qualche lista nera? Vedremo.
Probabilmente in queste ultime giornate serve un po' di violenza o di atti vandalici (se proprio non ci fossero potranno comunque inventarseli), per dar modo a politici ed imprenditori di sfruttare gli eventi per spacciare i loro piani speculativi e repressivi (Tessera e privatizzazione degli impianti) come risolutivi.
Evitiamo di farci strumentalizzare. Sottraiamoci al teatrino che stanno cercando di allestire.
Inviamo tutti quelli che ci seguono a comportarsi da ultras e nello stesso tempo ad usare la testa. Non cediamo alle provocazioni della Repressione ne a chi, forte di numeri soverchianti e armi in pugno, non conosce lealtà.

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