BOYS PARMA 1977

Ultras Liberi

Servizi Rss Ultras Liberi
Ultras Liberi
Motore di Ricerca di Ultras Liberi

Spezzatino per la tv. Il calcio in frantumi

14 - 01 - 2010

La corsa verso un calcio sempre meno popolare e partecipato dai tifosi prosegue inesorabile. Gli stadi sempre più vuoti, segno di un patrimonio di passione eroso e consumato, non l'arrestano. Perché gli industriali del pallone puntano ai soldi delle tv e ai finanziamenti pubblici (quindi: ai nostri soldi) per cementificare ogni genere di struttura con la scusa dei nuovi impianti.
Dopo la partita all'ora di pranzo (che dall'anno prossimo dovrebbe andare a regime), si vuole spalmare il campionato di A su quattro giorni, con partite al venerdì, al sabato, alla domenica e al lunedì. Si parte subito, venerdì 12 febbraio si giocherà Milan-Udinese. Tutti d'accordo, raccontano certi giornali, ma ultras e tifosi non sono stati neppure interpellati.
Antonello Capone, sul sito della Gazzetta dello Sport, scrive: "...Importante il varo della legge sugli stadi. Ma i presidenti ritengono fondamentale anche costruire nuovi scenari. Così si sta studiando un nuovo palinsesto del campionato che sarà sempre più spalmato, nelle giornate e negli orari: per favorire gli spettatori degli stadi e delle tv..." Di questo tipo di "favori" ne faremmo veramente a meno, dalla legge sugli stadi, che serve ai costruttori per speculazioni colossali, alle partite al venerdì e al lunedì, che creeranno grandi disagi a chi ancora va allo stadio, e magari pure in trasferta. La tecnica di spacciare per "favori" per la collettività le più colossali "fregature" ideate dal potere, è veramente odiosa. Si ascoltino gli ultras e i tifosi liberi, e gli si dia modo d'esprimersi, senza avere l'arroganza di parlare per loro, o la prepotenza di ridurli al silenzio.
Gli "scenari" che gli industriali del pallone hanno creato sono stadi desolatamente vuoti; "scenari" tristi, anche in ottica televisiva. Quando gli serve parlano di "fidelizzare" (ad esempio per promuovere la Tessera del Tifoso), ma poi impongono politiche che ledono i legami con i tifosi.
La tv fa informazione ma non garantisce la partecipazione. Utilizzata intelligentemente è servita, per un periodo, a promuovere il calcio e l'andare allo stadio, ma poi le Spa del pallone hanno iniziato ad utilizzarla in mondo eccessivo. Confezionando un calcio su misura per le tv hanno iniziato a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Tali politiche hanno allontanato i tifosi, depauperando il calcio italiano. E la prova è che anche le televisioni lo valutano (economicamente) sempre meno, e dettano sempre più condizioni per acquistarlo. Seppur l'impoverimento del sistema calcio sia evidente e chiaro a tutti, le Società non vogliono rinunciare ai soldi delle tv a cui si sono abituate, e che sono sempre più importanti, in un calcio dagli stadi sempre più vuoti. E per quelle cifre, sempre più difficili da ottenere (proprio perché gli stadi sono sempre più vuoti) si prostituiscono sempre più, o cercano nuovi esecrabili espedienti (vedi la legge ad hoc sugli stadi per favorire immense speculazioni). E' chiaramente una politica da drogati, che impedisce qualsiasi futuro. Una politica che non costruisce niente, ma distrugge e basta. Una politica che non va alimentata (con nuovi denari e finanziamenti - tanto meno pubblici) ma definitivamente dimessa. Per i drogati c'è solo la disintossicazione.

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS