BOYS PARMA 1977

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Il tifoso

01 - 11 - 2006

Il tifoso è colui che partecipa abitualmente al tifo per la propria squadra. Si differenzia dallo spettatore, che generalmente non contribuisce al tifo per i propri beniamini; e dal tele-spettatore, che solitamente segue la squadra in tv.
Il tifo è il sostegno dato alla squadra durante le partite, al fine d'onorare i propri colori spingendoli al successo; tale sostegno può anche essere, in una certa misura, "indiretto", quando è volto ad intimorire e a deconcentrare gli avversari. Il tifo si sviluppa con cori, bordate di fischi, sciarpate, coreografie e sventolio di bandiere. Attività che si materializzano attraverso l'imprescindibile cooperazione di più persone. Tant'è che i tifosi, o comunque quelle persone che desiderano tifare, si radunano in determinati settori degli stadi (solitamente i "popolari"), dove producono un incitamento costante, diretto ed organizzato dagli Ultras. Negli altri settori, viceversa, la partecipazione (quando c'è) è sporadica.
Chi parteggia per una determinata società calcistica non è detto che ne sia anche tifoso. Perché non si può essere tifosi senza fare tifo. Parteggiare per una squadra è una cosa, tifarla: è un'altra. Per tifare, innanzitutto, bisogna essere allo stadio.
Chi segue i propri colori in tv, indipendentemente da ciò che prova mentre fissa lo schermo, non produce tifo. Chi va allo stadio e non canta, indipendentemente dal sentimento che alberga nel suo cuore, non produce tifo.
Molte persone che si recano allo stadio hanno partecipato, almeno in un'occasione, ad un coro o ad un battimani. Tra di loro, sicuramente, ci sono tanti appassionati ma solo alcuni possono essere definiti "tifosi", ovvero persone che abitualmente tifano.
Cosa significa tifare abitualmente per la propria squadra? Significa partecipare stabilmente al tifo durante il singolo incontro, ripetendosi durante la maggior parte delle partite ufficiali.
Chi partecipa saltuariamente al tifo, perché non ama particolarmente cantare/sventolare/fischiare è un "tifoso occasionale", giacché vive la sua passione maggiormente come spettatore.
Chi tifa soltanto durante le partite casalinghe, circa il 50% di quelle disputate, perché preferisce non seguire la squadra in trasferta, è un "tifoso a mezzo tempo", giacché il suo apporto si limita, indicativamente, alla metà degli incontri ufficiali disputati.
Ovviamente ci sono delle eccezioni. Basti pensare a chi vive lontano e riesce ad essere presente solo in alcune occasioni, magari con notevoli sacrifici. O chi, per esempio, già padre di famiglia, non può partecipare a tutte le trasferte. In questi casi, purché non si tratti di "tifosi occasionali", ovvero di persone che vivono la partita più che altro come spettatori, si tratta di "tifosi non abitualmente presenti". Ovvero di persone che quando sono allo stadio tifano instancabilmente ma che non possono essere sempre presenti per ragioni indipendenti dalla loro volontà.
Perché alla fine, essere o non essere tifosi, è una questione di passione e la partecipazioni al tifo, così come la partecipazione trasferte è (il più delle volte) una questione di volontà.

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