BOYS PARMA 1977

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Nuova stagione, stesse storie

28 - 08 - 2005

Inizia un nuovo campionato ma, come abbiamo visto durante l'estate, la storia non cambia. I problemi del calcio sono tanti, ma i provvedimenti presi sono solo per pochi, per quelli che si ribellano a tutto questo, l'unica parte sana del pianeta calcio: i tifosi.
Una nuova stagione, e per noi ULTRAS sarà ancora più dura, viste le nuove norme che si prefiggono di stravolgere il nostro mondo. Con l'introduzione dei biglietti nominali, il posto numerato e l'ingresso degli steward, si vuole cambiare il nostro modo di vivere lo stadio, mettendoci tutti a sedere come a teatro... Probabilmente nel giro di qualche anno ci riusciranno, aumentando le pene e inventandosi leggi sempre più dure e repressive. Non dimentichiamoci che noi Ultras, di fatto, non godiamo già più di quei diritti fondamentali riconosciuti ai nostri connazionali. Per noi sono già in vigore leggi speciali, che ci privano di quelle garanzie sancite dalla costituzione, che esplicitano una vera e propria discriminazione nei nostri confronti, contraddicendo palesemente le basi della nostra giustizia per cui la legge dovrebbe essere uguale per tutti (Ultras e non). Chiediamo giustizia, non certo l'impunità. Sappiamo che quando si sbaglia è giusto pagare, ma in modo proporzionato a ciò che si fa, godendo degli stessi diritti e doveri delle altre persone.
Non ha senso che un ragazzo pizzicato a Udine con una torcia, all'ingresso dello stadio, si veda recapitare a casa una multa di 1.300 Euro, senza averla neppure accesa e senza aver procurato danno a persone... Sono queste le cose che ci fanno incazzare. Questa ingiustizia legalizzata evidenzia una precisa strategia: eliminare gli Ultras dalle Curve. Chi governa il calcio non ha mai cercato di capire le esigenze di chi il pallone lo ama veramente e... quelli siamo noi. In questo scenario, che ha preso forma grazie ad una legislazione che contraddice i principi che dovrebbero essere alla base della legalità, è sempre più facile ricevere una diffida, un provvedimento daspo, anche senza andare in cercare di guai. Molti gruppi Ultras lo hanno già sperimentato sulla propria pelle e stanno cercando di limitare le azioni dei cani sciolti, perché la cazzata di uno la possono pagare in tanti. Quando si è in gruppo ci vuole più responsabilità perché i rischi aumentano e le leggi... sembrano fatte apposta per colpire a casaccio.
Negli ultimi tre anni anche il nostro Gruppo ha conosciuto questo linciaggio legalizzato e molte nostre iniziative hanno cercato di sostenere le spese legali dei ragazzi coinvolti, per essergli vicino non solo moralmente. Spesso, per sostenere gli elevati costi, abbiamo dovuto chiedervi un piccolo aiuto economico. Chi ha contribuito, donando anche un solo Euro, può contare sul ringraziamento e la riconoscenza dei ragazzi DIFFIDATI.
Nell'ultima trasferta di Bologna sui nostri pullman sono stati raccolti 1.800 Euro per il ragazzo doriano, arrestato e processato per direttissima per i disordini accaduti nello spareggio d'andata, ai quali vanno aggiunti i 600 raccolti durante il torneo alla Virtus, che vanno a coprire in parte i 7.200 Euro (!!!) ai quali è stato condannato per lancio d'oggetti. Anche in questo caso ringraziamo tutta la gente che ha capito la situazione e che ha partecipato.
LIBERTA' PER GLI ULTRAS!!!

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