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Chievo-Atalanta: caos al prefiltraggio

22 - 10 - 2008

L'articolo che segue, del 22 ottobre 2008, è stato tratto da Bergamonews.it.

Due varchi per 2500 tifosi, a Verona si è rischiato grosso
Il caso - Prima della partita con il Chievo i sostenitori nerazzurri, tra cui molti bambini e famiglie, sono stati costretti ad aspettare l'apertura degli ingressi per più di un'ora, accalcati in maniera pericolosa. La tensione è salita alle stelle, tanto che alla fine i due varchi, strettissimi e inadeguati, sono stati aperti senza sottoporre tutti ai controlli obbligatori.

Ottanta centimetri per far entrare 2500 tifosi. Benvenuti nel paese che continua a far finta di aver lanciato la crociata della sicurezza negli stadi. Domenica a Verona si è rischiato grosso per la, chiamiamola così, disorganizzazione del servizio d'ordine. E' successo infatti che i varchi
del prefiltraggio, ricavati in due spazi angusti, sono stati aperti solo mezz'ora prima del match, provocando l'ammassarsi in un pochi metri di una folla nerazzurra che comprendeva ultras, famiglie, bambini. Una sorta di imbuto pericoloso attraverso cui sono stati costretti a passare tutti, biglietto e documento alla mano. Con il passare dei minuti, la tensione è salita alle stelle: i capi della tifoseria si sono prodigati per mantenere la calma, ma per dare valvola di sfogo a una situazione che si stava facendo sempre più tesa si è adottata la solita soluzione all'italiana: far entrare tutti, senza effettuare gli obbligatori controlli, anche perché la partita stava per iniziare.
A raccontare l'episodio sono stati i tifosi stessi sul sito atalantini.com, oltre che attraverso sms alla trasmissione di VideoBergamo "A come Atalanta". Durante la diretta è intervenuto anche l'avvocato Federico Pedersoli, noto sostenitore nerazzurro. A Verona c'era e ha spiegato: "Si è creata una situazione di tensione. Si sapeva che sarebbero arrivate 2400 persone. E' stato approntato un servizio di prefiltraggio ridotto a due passaggi di 80 cm che non hanno consentito un accesso regolare alla zona dei tornelli. Per fortuna i capi ultrà hanno invitato a pazientare".
Insomma, sarebbe bastato poco per scatenare qualche incidente. Senza contare il pericolo della ressa, che troppe volte è stata causa di grandi tragedie tra gli spettatori. Alcuni buttano lì addirittura un intento provocatorio, non si sa bene da parte di chi e perché. Meglio pensare che si sia trattato di semplice dilettantismo, anche se non è certamente una consolazione.

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