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Roma-Napoli: un treno di disinformazione (Marco Travaglio)

08 - 10 - 2008

L'articolo che segue è di Marco Travaglio èd stato tratto da "L'Unità" del 3 ottobre 2008.

Tanto fumo, niente arresti

Un sondaggio commissionato su 2 mila persone dall'Ordine dei giornalisti Lombardia rivela che gl'italiani hanno un'immagine pessima (32%) o cattiva (23%) dei giornalisti. Ma va? Il 31 agosto, prima giornata di campionato, tg e giornali annunciarono che un'orda di ultras napoletani in partenza per Roma avevano assaltato l'Intercity "Modigliani" Napoli-Torino devastandolo,
malmenando i controllori e sequestrando decine di passeggeri terrorizzati. Unica fonte della presunta notizia: un comunicato di Trenitalia che parlava di "treno interamente vandalizzato, danni ingenti a 11 carrozze, azionato più volte il freno d'emergenza, prima stima dei danni circa 500 mila euro". Meglio del Vangelo.

Tg1: "Intercity per Roma, a bordo solo ultras: danni per 500 mila euro".
Tg2: "Caos alle stazioni di Napoli e Roma: i tifosi partenopei assaltano treno".
Tg3: "Tifosi del Napoli padroni del treno, inferno nella stazione di Napoli, 300 passeggeri in ostaggio, devastate le stazioni".
Studio Aperto: "Guerriglia, panico tra i passeggeri cacciati dal treno, 4 ferrovieri feriti".
Corriere della sera: "Assalto ultrà ai treni: danni e caos".
La Repubblica: "Assalto ultrà al treno, passeggeri cacciati dai tifosi".
Il Mattino: "Napoli, assalto ultrà al treno".
La Stampa: "Gli ultras distruggono il treno".
L'Unità: "Il treno della paura: Intercity in ostaggio dei tifosi napoletani".
Il Giornale: "Ultrà napoletani 'rubano' il treno: c'è la partita, cacciati i passeggeri" (segue commento: "Gomorra pallonara").
Qualcuno parla addirittura di "bombe carta" esplose all'arrivo alla stazione Termini. Poi governo e Polizia, sommersi dalle critiche per non aver saputo prevenire un evento piuttosto prevedibile, buttano lì che gli ultras erano camorristi travestiti e dediti al "terrorismo". Altri titoloni a fotocopia:
"200 pregiudicati sul treno degli ultras". "Non ultras, ma camorristi e terroristi". "Che fanno i giudici?". "Tolleranza zero". "Certezza della pena". Il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese propone di arrestarne qualche migliaio e recluderli direttamente negli stadi, come faceva il buon Pinochet.

Che ne è di quel po' po' di casino a un mese di distanza? L'ha spiegato l'altra sera, in un'illuminante inchiesta dal titolo "La bufala campana", l'inviato di Rainews24 Enzo Cappucci sulla scorta delle conclusioni del pm che segue il caso, Antonello Ardituro. Tanto rumore per nulla. Nessun arresto, nessuna devastazione. Solo alcuni episodi di danneggiamento. Nessuna bomba carta, al massimo qualche petardo e bengala. Delle lesioni ai controllori, per ora, nessuna traccia: Rainews ha chiesto invano i referti medici. Delle 11 carrozze "vandalizzate", Trenitalia ne ha messe a disposizione degl'inquirenti solo 4: le altre continuano tranquillamente a viaggiare. E i
"danni per 500 mila euro"? Nemmeno l'ombra. Digos e Carabinieri parlano di 80 tendine danneggiate, qualche sedile tagliato, due vetri rotti e un water divelto (ma che abbiano fatto tutto gli ultras è da provare, viste le condizioni in cui versano i treni anche senza ultras): roba da qualche migliaio di euro, non di più.

E gli "assalti alle due stazioni?". Altra bufala: normali immagini di ordinaria tifoseria domenicale. Rainews mostra le sequenze dei tifosi veronesi che lasciano Napoli un paio d'anni fa, insultando poliziotti e napoletani nella solita nuvola di fumogeni (allora, però, sui giornali non uscì nemmeno un trafiletto). Cappucci intervista alcuni testimoni oculari. Tommaso Delli Paoli, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil: "Gli ultras non sono angioletti, ma non è accaduto niente di quel che si è voluto raccontare. Normali tensioni tra gli ultras con biglietti e documenti, che volevano raggiungere lo stadio di Roma, e i responsabili di Trenitalia che han bloccato il treno prima in stazione e poi di nuovo in aperta campagna. Non credo che abbiano tirato il freno d'emergenza, avevano fretta di arrivare a Roma. Pare che il treno mostrato in tv non fosse quello vero". Violenze sul personale, sugli agenti e sui passeggeri? Due giornalisti sportivi austriaci, anch'essi sul treno incriminato, non han visto "nessuna violenza o scontro. Devastazioni? No, il treno era troppo pieno perché qualcuno potesse muoversi. L'unica paura è stata quella di perderci la partita, visto che il treno non partiva". E la camorra? E il terrorismo? Qualche decina di pregiudicati c'erano: meno comunque di quelli presenti in Parlamento. Magari finirà con Trenitalia che ringrazia gli ultras: i loro cori potrebbero aver messo in fuga le zecche e i pidocchi.

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