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Dalle parole ai fatti!

Comunicato Gruppi ultras della Curva A. Costa di Bologna

10 - 09 - 2007

Il 5 Settembre volevamo incontrare il Ministro Melandri per sollecitarla a cancellare le norme che vietano l'ingresso negli stadi di striscioni, megafoni, tamburi... L'incontro é stato annullato e qui sotto potete leggere quello che le abbiamo scritto in una lettera aperta.
Cogliamo l'occasione per ricordare che dal 30 marzo 2007 é in vigore questa disposizione - chiaramente incostituzionale - dell'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive: "E' fatto divieto di introdurre in tutti gli impianti sportivi striscioni e qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile, compreso quello per le coreografie, se non espressamente autorizzato. Sono altresì vietati i tamburi ed altri mezzi di diffusione sonora [es.megafono]. (...) non sarà consentito l'ingresso di materiale, ancorché autorizzato, dopo l'apertura al pubblico dei cancelli".
I gruppi della Curva Andrea Costa continueranno a tifare ma non chiederanno autorizzazioni e quindi non potranno esporre i propri striscioni, nè potranno suonare tamburi, usare megafoni o sventolare i bandieroni rossoblu.
Gli striscioni appesi in curva sono di clubs iscritti al Centro Bologna Clubs.

LETTERA APERTA AL MINISTRO GIOVANNA MELANDRI E PER CONOSCENZA A TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA

DALLE PAROLE AI FATTI!

Ministro Melandri,
Avremmo voluto incontrarLa due giorni fa (mercoledì 5 settembre) alla Festa Nazionale dell'Unità di Bologna, ma dal momento che l'appuntamento è stato annullato, ci troviamo costretti a raggiungerla in questo modo: una lettera aperta a Lei e a tutti gli organi di stampa, per impegnarLa a rispondere in modo concreto.
Avremmo voluto aprire davanti a Lei i nostri striscioni, quelli che dal 30 marzo 2007 non possono più essere esposti nella Curva Andrea Costa di Bologna, né in nessun altra curva d'Italia, se non autorizzati ogni volta dalla questura.
Avremmo voluto portare con noi tamburi, megafono, fumogeni colorati, sciarpe e bandiere dei nostri gruppi per farLe vedere su cosa vi siete inutilmente accaniti in tutti questi mesi di sequestri e divieti.
Avremmo voluto chiederLe, se era ancora convinta dell'utilità di insistere con la repressione negli stadi, nei termini previsti dal Decreto Amato e dalle Determinazioni dell'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, ben sapendo di calpestare il diritto costituzionale sancito dall'ART. 21, che garantisce ai cittadini italiani la LIBERTA' DI ESPRESSIONE.
Immaginiamo che ci avrebbe risposto, come da un po' di tempo sta facendo:
Nel mese di maggio, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, rispondendo ad un giornalista che la intervistava, Lei ha per la prima volta espresso qualche dubbio sull'efficacia della Determinazione n°14/07 dell'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, che riguardava l'esposizione degli striscioni negli stadi. Ancora non era una vera e propria presa di posizione, ma nei giorni seguenti quando è stata duramente contestata dai tifosi tarantini, ha accettato di incontrarli e si è dichiarata favorevole all'esposizione degli striscioni, senza alcun permesso della questura.
Alla fine del mese di luglio, ha infine formalmente dichiarato, in un comunicato ufficiale, di essere favorevole alla cancellazione delle norme dell'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive e al rientro negli stadi degli strumenti del tifo.
ALLO STADIO PERO' NON E' CAMBIATO NIENTE!!
Il campionato è ricominciato, la normativa è rimasta in vigore e a queste condizioni, noi continuiamo a rifiutarci di chiedere in questura il permesso per esercitare un nostro diritto legittimo: attaccare i nostri striscioni.
Le Sue parole Ministro, non ci bastano più ! Cosa sta facendo per passare ai fatti, dopo tutte le parole che ha speso? Quello che ci aspettiamo ora è una svolta concreta e nel più breve tempo possibile. Si assuma fino in fondo questa responsabilità che si è presa.

I GRUPPI ULTRAS DELLA CURVA ANDREA COSTA

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